Il giovane aveva 20 anni, ieri sera si è lanciato dal terzo piano: è il quinto suicidio dall’inizio dell’anno. Domani pomeriggio i funerali
Atripalda si è svegliata sotto choc per l’ennesima terribile tragedia. Marco Moschella, 20 anni, figlio dell’ex consigliere comunale Emilio Moschella e cugino dell’attuale consigliere comunale Vincenzo Moschella, si è suicidato ieri sera gettandosi dal balcone della casa di famiglia situata al terzo piano di un palazzo di via Pianodardine. Il ragazzo, a quanto pare, da qualche tempo dimostrava una forte insofferenza. Nella tarda serata di ieri, approfittando di un momento di assenza dei genitori da casa, ha deciso di togliersi la vita gettandosi nel vuoto da un’altezza di circa 10 metri.
La salma del ragazzo è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, come disposto dal sostituto procuratore di turno di Avellino, dott.ssa Maria Luisa Buono, per un esame esterno a cura del medico legale, dott.ssa Carmen Sementa e con ogni probabilità già nel pomeriggio il corpo sarà restituito ai familiari per la sepoltura.
I funerali si svolgeranno domani alle ore 11:00 nella chiesa del Carmine dopo che alle 10:30 la salma avra' lasciato la camera mortuaria del nosocomio avellinese.
Quello di Marco Moschella è il quinto suicidio dall’inizio dell’anno. Prima di lui hanno deciso di farla finita Salvatore Santitore, Giuseppe Panarello, Sabino Titomanlio e Tonino Cresta.
Commenti
La gara di qualunquismo cui siamo costretti ad assistere ci porta a parlare delle solite cose: Atripalda non è più quella di una volta, non c'è stata una riconversione culturale ..., c'è trasversalità nei suicidi, intendendo con questo che a suicidarsi sono tutti: i poveri cristi, i ricchi, i figli dei poveri cristi come i figli dei ricchi.
Caro "Cittadino Offeso", io rispetto moltissimo la tua indignazione e colgo in quello che dici una sola verità e cioè che Atripalda, che per varie generazioni si è retta su una solida impalcatura commerciale, oggi non è più nemmeno questo. E quindi? Può questa ragionevole constatazione farci temere di essere tutti dei potenziali suicidi? In tutti gli altri campi del sociale possiamo affermare che questa cittadina sia degenerata più di altre? Io non penso che sia così, e sono certo che, ahimè, Atripalda segua di pari passo ciò che accade in questo mondo globalizzato in cui i valori dell'amicizia, della famiglia, i valori religiosi, dell'amor proprio, il valore del sacrificio, della reciprocità siano tutti andati a farsi benedire.
Ad ogni suicidio accade in noi, inermi ma non indifferenti cittadini spettatori, solo tanta disperazione e rammarico profondissimo per non aver saputo intercettare, interpretare e bloccare l'istinto suicida del nostro amico o conoscente. Un senso di umana frustrazione che ci terrorizza più del dramma stesso, per il timore che quanto accade possa ripetersi anche nella nostra famiglia, tra i nostri amici. Dovremmo perciò esercitarci tutti insieme non a blaterare chiedendo alle istituzioni locali ciò che mai potranno darci, quanto ad essere enormemente più rigorosi con noi stessi, con la nostra famiglia, ad essere enormemente più esigenti con la società che ci circonda e con chi si propone di amministrarla. Umana disperazione quindi, che però non dovrà mai giustificare chi che come te, e perdonami per la durezza, pensa di liberarsi la coscienza sparando nel mucchio, dove ci sono anche gli indifferenti, come dici tu, ma dove la maggioranza è fatta di persone sensibili, oneste, leali e che, francamente, sono stanche di essere accomunate ai cialtroni che in un modo o in un altro, direttamente o indirettamente, sono collegati a queste tristissime morti.
La media di suicidi, ribadisco, è tra le più alte d'europa rispetto al numero di abitanti, e allora non si può biecamente sostenere che non è un problema collettivo a cui siamo chiati a rispondere in modo efficace e no con cazzate come quelle che ho letto sopra, perchè qui si fa sempre lo stesso erroe, si scambia il problema generale per il problema personale...... MArco abita in ogni casa di Atripalda, è ogni giovane che incontriamo ..... io non sono stato violento, sono stato sincero ed ho fotografato la realtà, giacomo forse è ancora nella grotta , ma quando il fuoco si spegnerà i lupi torneranno a fargli visita........l 'unica vera violenza è l'indifferenza! !!!!!!!! Atripalda muore e le pistole fumanti sono in mano a tutti noi!!!!!!!!!!
Non c'è niente da poter communicare tranne che ogni persona è responsabile per l'indifferenza che ormai ci avvolge, L'amore e la compassione che dovrebbe circondarci e fare parte della nostra vita sono state sostituite dalla freddezza e la non curanza, pensare sempre c'è non va poi cosi male per non vedere la realtà perchè la realtà ci fa prendere coscienza e quindi ci obbliga ad agire...siamo ormai un' umanità pigra, vuota distratta...e chi paga???
I nostri figli, i nostri giovani...il nostro futuro.
Tanti ricordi di Marco da piccolo mi vengono in mente.
Un bambino, dolce, sensibile mai uno schiaffo ad un altro bambini, curioso e temerario. Le volte che si è addormentato sul mio divano, oppure mangiato con i miei figli, oppure saltava dal letto ed io mi arrabbiavo perchè gli dicevo che era pericoloso.
Voglio raccontare queste cose in modo che possiate capire che queste cose sembrano tanto lontano da noi ma in effetti non lo sono. In qualsiasi momento l'incubo puoi abbattersi
su chiunque.
Invito tutti a tenere gli occhi ben aperti e fare davvero qualcosa per tutti coloro che avvertino un disagio sociale, a volte anche un abbraccio un pò di affetto disinteressato puoi fare la differenza.
Per Marco è troppo tradi, ma sono sicuro che lui vorebbe che il suo gesto in qualche modo scuoti tutti noi ed ogni volta che daremo un pò di aiuto oppure faremo un gesto di compassione, sono sicuro che lo faremo a Marco e che lui sorriderà.
Bless you Marco.
All'amico, che a sua volta ha fatto uso di quell'anonimato che tanto stigmatizza, direi che non c'è nulla di male a restare anonimi se il contributo che si offre, specialmente in queste occasioni, è spontaneo, civile e dettato dal cuore. Come a me è sembrato.
con profondo rammarico , per una comunità che non c'è più!!!!