Sorpresi dai carabinieri di Atripalda mentre davano fuoco ad una montagna di rifiuti che avevano accumulato per mesi
Tra Atripada e Aiello del Sabato sono oltre 30 i contadini denunciati perché sorpresi a bruciare rifiuti speciali e anche altri rifiuti altamente tossici. I Comandanti delle due stazioni dei Carabinieri non hanno dato tregua ai responsabili, che incuranti dei pericoli e della salute pubblica accendevano dei propri roghi tossici con il chiaro intento di liberarsi dei rifiuti vegetali dei noccioleti ma anche degli altri rifiuti accumulati durante l'anno. Quest'anno l'azione per contrastare la diffusissima pratica dell'abbruciamento di stoppie e residui vegetali, è stata lanciata direttamente dal Procuratore della Repubblica di Avellino con alcuni appelli alla cittadinanza per evitare i roghi, ricordando che la pratica è un reato. Appello sposato a pieno dai carabinieri che sono intervenuti sul territorio per contrastare l'annoso problema. Il reato di getto pericoloso di cose e smaltimento illecito di rifiuti, solo sulla scorate del sospetto dell'eventuale tossicità dei fumi emessi, ha costretto i carabinieri a denunciare a piedi libero oltre una sessantina tra contadini e proprietari dei fondi dove gli stessi sono stati sorpresi a bruciare rifiuti di ogni tipo, anche quelli ritenuti altamente tossici. Delle oltre 60 persone denunciate alle autorità competenti, più della metà sono stati fermati e segnalati dai carabinieri delle stazioni di Atripalda e Aiello del Sabato, che nell'ultimo fine settimana ne hanno denunicato altri 5, sempre per smaltimento di rifiuti speciali. Tra questi è stato fermato dai carabinieri della Stazione di Atripalda, un imprenditore 68enne di Atripalda che nella giornata di venerdì ha dato fuoco ad enorme cumulo di rifiuti speciali nel proprio fondo a due passi dalla Variante. Il rogo ha provocato un fumo intenso e maleodorante che ha invaso immediatamente un largo tratto stradale, rendendo difficile anche la circolazione stradale. Solo l'intervento dei carabinieri ha evitato che l'incendio propagasse, provocando anche disagio ulteriore ai vicini e agli opifici della zona. Il proprietario del fondo e responsabile del rogo è stato denunciato a piede libero alle autorità competenti. Qualche ora dopo, sempre i carabinieri di Atripalda hanno denunciato un commerciante atripaldese di 65 anni, che risiede nel comune di San Potito, per aver dato fuoco nel proprio giardino ad un cumulo di erbe e residui vegetali.