A distanza di una settimana non sono stati ancora smaltiti i residui della combustione, presenti soprattutto in Piazza e davanti alla scuola di via Roma, che si stanno disperdendo nell’ambiente. I Carabinieri pronti ad intervenire
Rischiano una denuncia penale per inquinamento ambientale i responsabili dei falò che a distanza di una settimana dall’accensione ancora non hanno provveduto a smaltire le ceneri. In particolare, l’attenzione dei Carabinieri è rivolta ai resti dei focaroni ancora giacenti in piazza Umberto I e in piazza Vittorio Veneto, proprio davanti alla scuola Primaria. Tuttavia, anche in altre zone è possibile notare ancora le ceneri dei focaroni (piazza Garibaldi, via Salvi e via Appia), molte delle quali si stanno via via disperdendo nell’ambiente. Stando a quanto trapela, i militi sono pronti ad intervenire, anche se pare che il problema sia l’elevato costo di smaltimento dei residui della combustione. Per il falò in Piazza si parla di alcune migliaia di euro, denari che evidentemente non erano stati preventivati e che necessitano di una copertura aggiuntiva a quella di mille euro già impegnata per l’acquisto della legna che, contrariamente a quanto scritto nel manifesto affisso dal Comitato festa San Sabino, non è stata pagata dai dipendenti comunali, ma dall’Amministrazione e, quindi, dai cittadini.
Commenti
Ad oltre una settimana che ceneri dei falo per San Sabino sono ancora in strada non hanno nulla da dire agli organizzatori dei falo ed all'Ammistrazio ne del Comune che ha autorizzato i fuochi, non preoccupandosi successivamente di far rimuovere le ceneri, che stazionanano tuttora per strada e cosa ancora più grave davanti la Scuola elementare di via Roma.
chi doveva rimuovere le ceneri: i custodi del cimitero?