Sabino Repole è stato dimesso dall’ospedale, il responsabile si è opposto all’arresto con calci e pugni
Quaranta punti di sutura e venti giorni di prognosi: queste le conseguenze fisiche per Sabino Repole, il 48enne fabbro del centro storico che nel primo pomeriggio di ieri è stato ferito al volto da un taglierino da M.C., 35enne pregiudicato di contrada Alvanite. Lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale sono i reati contestati al responsabile del grave gesto, affetto da disturbi psichici derivanti da tossicodipendenza e alcolismo, oppostosi con calci e pugni all’arresto da parte dei carabinieri, costretti a richiedere l’intervento dei sanitari del 118 per somministrare medicinali calmanti al pregiudicato e quindi trasportato al carcere di Bellizzi. Gli inquirenti stanno indagando sul movente dell’aggressione, legato verosimilmente a episodi di minacce e richieste di denaro.
Commenti
una persona che ti conosce da sempre
Purtroppo ci sono persone malate che compiono degli gesti vili, persone povere di spirito, in pratica gente che non vale nulla.
Non meritavi ciò.