Sabato, 28 Dic 24

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Carte prepagate “alleggerite”: scoppia il caso dei furti online

Molti cittadini si sono recati dai carabinieri per denunciare ammanchi di 20 o 30 euro. Le indagini conducono all’est Europa

Nell’era dei computer, i furti praticati grazie alla conoscenza di tecniche di hackeraggio informatico si sono in brevissimo tempo moltiplicate. E uno di questi raggiri, decisamente “pulito” e che parer non abbia lasciato tracce, è stato perpetrato da alcuni truffatori che sono letteralmente entrati nelle carte prepagate di moltissimi cittadini ed hanno prelevato piccole somme di denaro, probabilmente con l’intento di non dare nell’occhio e di passare inosservati all’utente meno attento. In tempi di crisi, però, non è difficile rendersi conto che dal proprio conto online mancano 20 o 30 euro e così sono incominciate a fioccare le denunce contro ignoti registrate dai carabinieri di Atripalda che hanno avviato le indagini. I militari, poco dopo aver aperto il fascicolo, si sono resi conto che queste truffe erano molto meno circostanziate di quanto immaginassero e che si trattava di un fenomeno che, pian piano, tra coinvolgendo una buona fetta del territorio nazionale. I ladri informatici, in pratica, con modalità che sono ancora al vaglio degli inquirenti, sono riusciti, nei mesi di aprile e maggio, ad accedere alle carte prepagate di moltissimi cittadini prelevando deliberatamente del denaro. Difficile, se non impossibile per i Carabinieri, sarà risalire agli autori dei furti poiché pare che tali impresa informatica sia stata messa in atto da molto lontano, probabilmente dall’est Europa, lì dove la presenza di hacker di altissimo livello è abbastanza massiccia e dove la truffa informatica ha avuto le sue tristi origini. Quel che si è scoperto, e da cui sono state intraprese nuove indagini, è che moltissime volte le piccole somme di denaro rubato dalla carte prepagate sono state quasi subito rigiocate su siti d’azzardo non italiani. Non è al momento chiaro se questo passaggio sia stato fatto “ripulire” il denaro, mandandolo nelle casse dei suddetti portali informatici o se gli hacker che hanno compiuto i furti avessero realmente in mente di giocare gratis nei casinò virtuali che la rete internet mondiale mette a disposizione. Sta di fatto che molti cittadini atripaldesi si trovano alleggeriti di qualche spicciolo. Senza contare che il numero di derubati potrebbe aumentare a dismisura nel caso in cui i “distratti” si accorgessero in ritardo di eventuali ammanchi. Le indagini, comunque, sono tuttora in corso e non è escluso che gli sviluppi definitivi possano essere dietro l’angolo.

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