Sabato, 28 Dic 24

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Provocò un incidente, si becca i domiciliari

Scappava contromano a bordo di una moto, inseguito dai Carabinieri si schiantò contro un'auto ferendo una donna: condannato a 16 mesi

Il ventiduenne fu inseguito dai militi

Nel 2009 causò un incredibile incidente dal quale ne uscì miracolosamente illeso nonostante il volo sull'asfalto di circa 10 metri, ora è ai domiciliari per decisione del Giudice del Tribunale di Avellino. Il 22enne deve scontare la pena di un anno di 4 mesi presso la propria abitazione mentre in tribunale si attendono altri processi a suo carico per altre faccende come liti, risse e reati vari. Per ora è stato giudicato per la sua prima bravata e i nodi stanno arrivando al pettine. Nel 2009 il giovane era a bordo di un mezzo che risultava rottamato nel napoletano, con una targa falsa attaccata sul parafango posteriore e senza alcun documento. Da Piazza Umberto I fino alla rotatoria della Maddalena a bordo del mezzo rumoroso il ragazzo poco più che diciassettenne teneva tutti con il fiato sospeso per le sue performance, fino a quando una pattuglia del 112 del Comando dei Carabinieri di Avellino non lo intercettò in Via Roma. Il ragazzo cercò in tutti i modi di seminare i carabinieri e tentò disperatamente la fuga entrano contromano in Via Melfi, senza vedere che intanto c’era una donna a bordo della sua auto che stava transitando in direzione opposta. L’impatto fu terribile, la moto distrusse letteralmente la parte frontale della donna, che rimase leggermente ferita e in stato di shock all'interno della vettura, mentre lui spiccava il volo per finire rovinosamente a terra, senza casco né protezione. Il giovane spaventato però si alzò trascina dosi una gamba e si dileguò facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri si fermarono a prestare soccorso alla donna e a due passanti che erano a pochi metri dal terribile impatto, mentre il giovane a piedi raggiungeva la propria abitazione sulla collina di San Gregorio. I carabinieri lo rintracciarono proprio a casa e fu portato in caserma per la denuncia, tra queste anche omissione di soccorso, falso, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, difeso dall'avvocato Alfonso Maria Chieffo, si è recato presso la stazione dei carabinieri di Atripalda per costituirsi. I militi in caserma gli hanno notificato la sentenza del giudice e poi l’hanno accompagnato presso la propria abitazione, dove il giovane deve scontare la pena di un anno e 4 mesi in regime di arresti domiciliari.

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