Un pensionato è stato "visitato" da quattro militi che cercavano le prove di prestiti di denaro concessi a tassi da strozzinaggio
Numerose perquisizioni sono state fatte nell'ambito di un'operazione anti-usura dai Carabinieri della Compagnia di Avellino tra Atripalda, San Potito e Aiello del Sabato il giorno di Ognissanti. Pare che nel mirino dei militi sia finito un insospettabile pensionato atripaldese. Il primo a essere stato visitato di buon mattino dai carabinieri di Atripalda, un’accuratissima perquisizione avvenuta alla luce del sole, a pochi passi dalla centralissima Piazza Umberto I, affollata da molti cittadini che si recavano al cimitero cittadino per la commemorazione dei defunti. I carabinieri sono stati notati mentre entravano nella palazzina e poi all’interno dell’appartamento, ma anche fuori dai balconi e dentro ad un box. Dalla perquisizione non sono state risparmiate nemmeno le auto dell’uomo e della moglie che quella mattina era stata parcheggiata all’interno del parcheggio della Villa Comunale. Contemporaneamente venivano anche perquisite un’abitazione sita nel comune di San Potito Ultra e una ad Aiello del Sabato, anche altre auto ed altri locali di pertinenza sono stati messi a soqquadro dai carabinieri che erano in cerca di prove, di titoli, cambiali e assegni che avrebbero potuto incastrare il pensionato. Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, non giungono notizie, sembra che l’inchiesta sia solo all’inizio, e sembra coinvolga più persone. A muovere i militi alcune denunce pervenute, anche in forma anonima e raccolte nelle stazioni di Atripalda e Aiello del Sabato da alcune presunte vittime degli usurai. Persone cadute nell’odiosa spirale del prestito ad altissimi tassi d’interesse, che secondo alcune denunce partivano da un minimo del 50% per moltiplicarsi ogni qualvolta si chiedevano i rinnovi per mancato pagamento. Tra le presunte vittime commercianti, impiegati in difficoltà, ma anche tanti giocatori d’azzardo che si facevano prestare denaro contante da giocare nelle slot. I carabinieri a seguito delle denunce pervenute hanno dato un’accelerata alle indagini e sono passati alle perquisizioni domiciliari del presunto strozzino e dei suoi complici. Dalle perquisizioni i militi hanno portato via molto materiale, tra cui una piccola agendina con nomi e numeri, non sappiamo però ancora se tra le cose sequestrate ci siano anche le prove dell’attività illecita. Alcune delle presunte vittime hanno parlato di aver consegnato anche degli assegni in bianco e numerose cambiali per venire incontro ai debiti che si erano procurati con il presunto usuraio.
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