Una giovane di 21 anni è stata denunciata dalla Polizia postale per decine di truffe
Prometteva di vendere on line computer, notebook, telefonini, smartphone, i-pod, console Nintendo, giochi originali e altri prodotti a prezzi competitivi, assicurando anche una spedizione rapida e senza inconvenienti. Ma, dopo le prime dieci denunce, la polizia postale di Roma è riuscita ad individuarla e a passare la notizia ai colleghi di Benevento. Tra l’estate e Natale, molte persone si sono rivolte alle autorità per denunciare la truffa della ragazza che prometteva ma non spediva. Dalle indagini, durate circa sei mesi, sono emersi diversi dati che hanno condotto gli investigatori ad individuare la postazione dalla quale la ragazza inviava gli appelli all’acquisto: cosa che avveniva regolarmente già da un paio d’anni. Infatti la ragazza si era registrata su e.bay con il suo nome, il suo cognome e il proprio soprannome, comprando e vendendo di tutto, dai libri ai vestiti, sempre a prezzi competitivi. Tutto regolare e con un ottimo livello di affidabilità. Ma poi la ragazzina ha alzato il tiro e così, prima dell’estate, si è riscritta con un altro nome, un altro soprannome e ha aperto un altro conto alla posta per effettuare le compravendite. All’inizio tutto regolare, la ragazza ha venduto cellulari usati, computer usati, vecchi libri, i vestiti, bijotteria e anche occhiali da sole. Insomma in pochi mesi ha dato credibilità al suo nickname e alla sua carta postepay: il suo livello di affidabilità era alto e così i clienti hanno iniziato a seguirla. Quando la ragazzina ha capito di avere il mercato in mano ha lanciato la truffa, proponendo i pezzi migliori al miglior prezzo. Ha organizzato finanche delle vere e proprie aste sui prodotti promessi in vendita. Un notebook, nuovo e ancora incartato, prezzo di negozio 599 euro, proposto per 300 euro. Un vero affare per i clienti on line che si precipitavano a caricare la carta della ragazzina per aggiudicarsi il prodotto. Purtroppo, l’ignaro acquirente si accorgeva già dopo una settimana di essere stato truffato, dal momento che il pacco promesso, non era mai partito. I soldi, però, arrivavano con precisione e la ragazzina si precipitava a svuotare la carta almeno un paio di volte alla settimana. Con i soldi truffati agli ignari acquirenti, comprava on line, sotto un altro nome, quanto in realtà prometteva e magari dalle mani dei suoi stessi clienti truffati. Ora, la diabolica fanciulla è però nei guai. La polizia l’ha sorpresa a casa dei genitori, dove è stata raggiunta dalle denunce. Il padre e la madre stentavano a credere nella truffa nonostante avessero effettivamente la casa piena di prodotti acquistati dalla figlia e la sua paghetta settimanale ammontasse a soli 20-30 euro. Agli inquirenti hanno dichiarato di non aver mai sospettato nulla ed ora anche loro saranno chiamati a risarcire, uno per uno, tutti i truffati.