Solo l’autopsia già disposta dal magistrato accerterà le cause del decesso di un 68enne residente in via San Nicola. La terribile scoperta è stata fatta dalla figlia
La signora L. è rincasata ed ha trovato il papà M.L., 68 anni, pensionato, originario di Aiello del Sabato, ormai morto. Quando è entrata nell’appartamento lo spettacolo che si è ritrovata davanti agli occhi è stato agghiacciante: il corpo di suo padre era riverso a terra in una pozza di sangue, senza vita. E’ successo ieri pomeriggio ad Atripalda.
Il sangue era dappertutto nell’appartamento al primo piano al civico 29 di via San Nicola e la donna ha immediatamente avvertito i Carabinieri. Il comandante Costantino Cucciniello ed i suoi uomini giunti dopo pochi minuti sul posto hanno constatato i fatti, decidendo di avvisare la Procura. Il magistrato Cecilia Annecchini ha incaricato il medico legale Elena Piciocchi di effettuare dapprima un esame esterno del corpo e poi, dopo aver trasportato il cadavere presso la città ospedaliera, di eseguire una autopsia per accertare le ragioni del decesso.
Tutto lascerebbe supporre che la morte sia avvenuta per cause naturali: nessun segno apparente di violenza sul corpo, né di colluttazione, appartamento in perfetto ordine e infissi senza segno di scasso. Ma gli inquirenti vogliono capire esattamente cosa è successo. E soprattutto come è morto M.L..
Il 68enne aveva qualche problema di salute, soprattutto cardiaco, ma niente di serio o che potesse far temere ad una emorragia così violenta e fulminante. Dall’esame esterno, inoltre, il medico legale non è stata in grado di accertare da quale punto del corpo sia fuoriuscito il sangue, né gli inquirenti hanno stabilito con esattezza la dinamica dei fatti. E solo l’autopsia potrà chiarire le cause e soprattutto ad escludere definitivamente che la morte del 68enne non sia avvenute per ragioni diverse da quelle seppur tragicamente naturali.