Sabato, 23 Nov 24

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I poteri occulti (ma non troppo)

E’ la seconda volta che nel mezzo di una crisi c’è chi denuncia strane manovre

L’Amministrazione comunale si è schiantata contro il primo vero ostacolo che ha trovato sul proprio cammino. E, forse, neanche i più pessimisti pensavano che sarebbe accaduto dopo soli sette mesi. Non c’è stato neanche il tempo di far sbiadire il ricordo delle grottesce e stucchevoli farse che hanno accompagnato lo spegnimento della precedente amministrazione che improvvisamente è sembrato essere ripiombati di nuovo nel buio.

Una crisi politica, anche se definirla politica è troppo (a meno che non sia questa ormai la politica), che già si affacciava da qualche mese e deflagrata nel momento in cui il sindaco è stato costretto da una sentenza del Tar a nominare un assessore di genere femminile e quindi a modificare i già precari equilibri rappresentati dalla giunta, ha messo gli uni contro gli altri e fatto volare gli stracci per ragioni che apparentemente è difficile spiegare, ma che sostanzialmente risiedono nella diffidenza reciproca, nella scarsa coesione e nella improvvisazione che caratterizzano l’attuale maggioranza. Purtroppo tutti hanno potuto constatare che anche stavolta ci sarà da soffrire, qualcuno sostiene fino al 2017, qualcun altro è convinto che sia solo una questione di mesi.

In effetti, nelle fasi più acute dello scontro registratosi nelle ultime settimane, è sembrato quasi che l’Amministrazione fosse addirittura ad un passo dal cedimento, che bastasse davvero poco per avviare una conta di sfiducia al sindaco, tanto erano forti e aspre le controversie fra i partiti e nei partiti. Poi, un po’ l’imminenza delle Politiche, un po’ lo spirito di sopravvivenza, un po’ il buon senso hanno evitato che ciò potesse davvero accadere. Tuttavia, ed è questo il dato più inquietante, solo volate affermazioni talmente grosse che nessun colpo di spugna potrà mai cancellare. L’assessore Prezioso, per esempio, denunciando la presenza di “poteri occulti (ma non tanto occulti)” che avrebbero intenzione di effettuare speculazioni economiche, ha confessato di non sentirsi in grado di amministrare serenamente. E, dal momento che l’assessore non ha smentito tali affermazioni, dettate nella fase più acuta dello scontro, quando temeva di perdere la delega agli Alloggi popolari a vantaggio della consigliera recalcitrante Scioscia o del sindaco, nessuno si è fatto ancora carico di spiegare a chi e a cosa esattamente si riferisse l’esponente di FLI. Insomma, altrove e con altre persone, già tanto basterebbe per scrivere la parola fine perché a nessuno, tantomeno ad un assessore che ha precise responsabilità amministrative, dovrebbe essere consentito spararla così grossa senza spiegare, mentre ad Atripalda si è fatto finta di non aver sentito, di non aver letto, di non aver capito...

Chi ha sentito bene, invece, è stato il segretario dell’Udc, Michele Mastroberardino, il quale ha preteso che Prezioso sporgesse una circostanziata denuncia alle autorità componenti oppure che ritrattasse pienamente. E ancora non si è verificata nessuna delle due cose mentre, lo stesso Mastroberardino, ha ricordato che, proprio per evitare che i sospetti adombrati dall’ex sindaco Laurenzano quando, lo scorso anno, mentre perdeva la maggioranza a causa del Piano urbanistico comunale, denunciò che c’era qualcuno che voleva mettere “le mani sulla città”, l’Udc aveva inutilmente chiesto al sindaco di non confermare l’assessore Tuccia all’Urbanistica. Un’altra “bomba” che ha scatenato la reazione del segretario del PD Federico Alvino (mentre Tuccia tace) che ha definito vile e sostanzialmente infondato l’attacco nei confronti del vicesindaco.

Si potrebbero aggiungere anche altre cose accadute in questo periodo, come il previsto passaggio della consigliera Parziale dall’opposizione alla maggioranza, la “scomunica” di Ciriaco De Mita nei confronti del sindaco Spagnuolo, l’autosospensione, ancora in essere, di due assessori dell’Udc (Spagnuolo e Iannaccone) dalla giunta, il mese intero in cui l’esecutivo cittadino non si è riunito e così via. Ma, in conclusione, preferiamo evidenziare l’unica notizia incoraggiante: la nomina di Concetta Tomasetti nella giunta comunale. Una bella persona davvero (complimenti al sindaco e a chi ha pensato a lei per quel posto), perbene, integerrima e con tanta voglia di mettersi al servizio della comunità. Gli occhi e le orecchie di Concetta sono la garanzia di cui gli Atripaldesi, nonostante tutto, avevano bisogno per guardare al futuro con un po’ di ottimismo.

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