Con l’avvio della differenziata spinta, Atripalda si prepara ad una svolta epocale che la renderà una città migliore
Quella che sta per arrivare è una svolta quasi epocale, almeno per il Comune di Atripalda. Nel giro di un paio di settimane spariranno dalla strada i grandi cassonetti dei rifiuti per far posto alle pattumiere domestiche. I primi tempi saranno duri perché cambiare abitudine non è mai facile, soprattutto se comporta un impegno maggiore e costante. Occorrerà organizzarsi bene in casa per mettere da parte, per esempio, la plastica e il vetro in attesa che arrivi l’unico giorno della settimana in cui è previsto il ritiro e in generale non sarà più possibile disfarsi della spazzatura quando si vuole, ma rispettando un preciso calendario di conferimento. Mettendo già nel conto che spesso non sarà facile selezionare i rifiuti e si cederà alla tentazione di mischiarli in un unico bustone oppure che qualche volta, o per distrazione o per impossibilità, si salterà un giro e bisognerà aspettare il prossimo (e con l’umido non è proprio il massimo della vita). Così come già si affacciano le prime perplessità sulla collocazione delle pattumiere condominiali, che occuperanno spazio e certamente non assomigliano a grossi vasi di fiori. Insomma, quello che attende i cittadini atripaldesi è un periodo impegnativo e complicato, che andrà affrontato con molta pazienza e convinzione perché ne vale la pena. I risultati, probabilmente, non saranno evidenti sin da subito, ma col tempo arriveranno e ci gratificheranno sotto molti punti di vista perché avremo fatto un grande passo in avanti verso la civiltà, quella stessa civiltà che ci piace notare ed evidenziare quando, per qualunque ragione, ci capita di visitare altre città (non necessariamente molto distanti da noi) che attuano la cosiddetta differenziata spinta, col metodo del “porta a porta” o delle isole ecologiche. Il solo fatto di non avere più i cassonetti per strada regalerà ad Atripalda un’immagine migliore, la nostra città sembrerà più ordinata e pulita e, finalmente, le nuove generazioni potranno crescere rispettando l’ambiente meglio di quanto hanno fatto le precedenti. Senza contare che, se saremo tutti all’altezza del compito, è probabile che il sacrificio si tradurrà anche in un risparmio economico o, quantomeno, nella mancata soppressione di servizi che rischiano di essere tagliati dalla crisi. Atripalda è di fronte ad una sfida che dovrà essere all’altezza di affrontare e superare, mettendo da parte l’egoismo individuale e la superficialità.