Un’auto ferma da anni in via Fiumitello è stata rimossa dai Vigili e “parcheggiata” dentro il deposito comunale di via Cesinali. Ma i genitori non ci stanno

Una vecchia Fiat Uno incidentata, ferma da tempo in Via Fiumitello, è stata portata via con una rimozione che rischia di scatenare una forte polemica. Sembra che la decisione di spostare il mezzo sia stata presa dal Comando di Polizia municipale, su richiesta del delegato alle periferie Emilio Moschella. L’ex consigliere di opposizione, qualche giorno fa, ha avuto un incontro con alcuni abitanti di via Fiumitello i quali gli hanno chiesto di fare qualcosa per rendere sicuro il tratto stradale. Lungo la carreggiata, infatti, sono molte le auto parcheggiate da tempo e, tra queste, si trovava anche una vecchia Fiat Uno, la cui proprietaria risiede ad Atripalda. L’auto era ubicata in un punto molto pericoloso e nonostante fosse stato chiesto da tempo di rimuoverla, nulla era cambiato. Martedì mattina, Moschella ha chiesto ai vigili di procedere alla rimozione forzata e, per questo, gli abitanti di Via Fiumitello hanno poi ringraziato il solerte consigliere per l’interessamento. La polemica è però nata nel momento in cui il carroattrezzi ha varcato il parcheggio di Via Cesinali dove, oltre al deposito del Comune, ci sono anche un asilo nido e una scuola materna. L’auto, insomma, invece di essere condotta al deposito giudiziario per la custodia, è stata “parcheggiata” al deposito comunale. Alcuni genitori, che erano lì ad attendere l’uscita da scuola dei figli, hanno scoperto che all’interno del deposito è presente praticamente di tutto: addirittura vi è un’auto rimossa da Via Circumvallazione (ma nel territorio del Comune di Manocalzati) circa dieci anni fa per consentire la messa in sicurezza della strada in occasione della prima Half Marathon. Ora, i genitori chiedono che le auto e il materiale pericoloso venga rimosso: «Abbiamo sempre detto - afferma uno dei vecchi rappresentanti dei genitori - che l’Amministrazione deve pensare ai bambini, alla loro salute, alla loro incolumità. Già qualche anno fa chiedemmo al Sindaco di allora, Rega, di far pulizia dei locali, di togliere tutta quella immondizia che è lì da anni e che è costituita da materiale altamente infiammabile, tossico e pericoloso per la salute di tutti. Sui depositi ci sono i bambini e le insegnanti, non i vigili, gli operai del comune o gli addetti dell’ufficio tecnico. Ora ci si mette anche Moschella: ma cosa vuole fare, un deposito giudiziario per conto suo? Chiediamo al Sindaco di assumersi la responsabilità di ciò che sta succedendo, di recarsi a Via Cesinali e di dire ai suoi collaboratori che questa non è una discarica, ma una scuola».