Sabato, 27 Lug 24

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Bruciano sterpaglie, denunciati sei operai

Un gruppo di forestali è stato sorpreso dai Carabinieri a smaltire illecitamente residui vegetali nel parco pubblico

I carabinieri hanno segnalato, lo scorso mercoledì pomeriggio, sei persone che stavano dando fuoco ad alcune sterpaglie e rifiuti vegetali nei pressi del Parco San Gregorio. Nello specifico, sembra che stessero effettuando delle operazioni di potatura delle piante e degli alberi e che, invece di smaltire ciò che avevano tagliato nel modo corretto, lo avessero dato alle fiamme. I diversi roghi, seppur di piccola grandezza, hanno sprigionato un denso fumo che si è rapidamente esteso all’intera zona, comprese le villette disseminate lungo la via principale. Proprio tale coltre, peraltro maleodorante, ha messo in allarme un residente della zona che ha chiamato le forze dell’ordine. I militari intervenuti hanno così constatato l’avvenuto abbruciamento illecito degli arbusti e, dopo un controllo, hanno segnalato gli uomini alle autorità competenti che, con ogni probabilità, procederanno alla denuncia per il reato di smaltimento illecito di rifiuti. La segnalazione fatta dal residente di zona, inoltre, ha messo in allarme anche l’Arpac di Avellino che è giunta sul posto poco dopo i Carabinieri. I dipendenti dell’agenzia regionale per la protezione ambientale si sono, infatti, occupati di effettuare dei rilevamenti sul livello di salubrità dell’aria, temendo che i roghi, benché prontamente spenti, avessero potuto contaminare l’aria con tossine dannose per la salute. Secondo indiscrezioni, comunque, non dovrebbero essere scattati allarmi ambientali di alcun tipo. Si rinnova, dunque, la problematica relativa allo smaltimento dei materiali di risultata della potatura, il cui abbruciamento pare essere diventata una malsana consuetudine non solo atripaldese ma dell’intero hinterland del Sabato. Numerosi sono, infatti, i comitati nati ad Avellino e in tutta la provincia contro “gli affumicatori” che, più di una volta hanno espresso il proprio malcontento direttamente con l’allora sindaco di Avellino Giuseppe Galasso e con i vari amministratori della zona. Stesso dicasi per le campagne di Atripalda dove l’eliminazione dei arbusti e delle erbacce dai campi di coltura avviene quasi esclusivamente attraverso il fuoco, spesso senza tener conto delle normative vigenti che prevedono una determinata distanza dei roghi dalle arterie viarie. Ulteriore problematica, ancora più importante, è quella relativa all’inquinamento dell’atmosfera. Secondo recenti studi, infatti, l’eliminazione delle piante da frutto attraverso il fuoco sprigionerebbe agenti chimici velenosi per l’essere umano, creatisi dalla reazione delle fiamme con i rifiuti vegetali potati soggetti a fertilizzazione chimica.

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