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Un clone della sua auto circola e prende multe a Palermo

Un agente di commercio si è visto recapitare una contravvenzione per eccesso di velocità scoprendo che nel capoluogo siciliano c’è una Fiat Punto “uguale” alla sua

L'auto con il numero di targa alterato: da 3 (o 6) a 8

Singolare e assurda vicenda quella capitata ad una società di commercio all’ingrosso di Atripalda, che si è vista recapitare una contravvenzione di 130 euro perché l’auto aziendale aveva violato il limite di velocità in una strada di Palermo nel maggio scorso. La Fiat Punto grigio scuro intestata alla società, infatti, né in quel periodo, né in altri ha mai circolato in Sicilia e, dunque, è sembrato evidente che alla base vi fosse un errore di trascrizione del numero di targa. Ed, invece, quando il Comando dei Vigili di Palermo ha trasmesso la copia della foto scattata dall’autovelox in viale Regione Siciliana, alle ore 15:52 dell’11 maggio scorso, non è sembrato vero ad uno dei soci che l’auto fosse apparentemente proprio quella intestata alla proprio ditta: stesso modello, stesso colore e, soprattutto,… stessa targa.

Guardandola con più attenzione, però, soprattutto dal comandante dei Carabinieri, Cucciniello, e dal comandante dei Vigili, Giannetta, ai quali l’agente di commercio si è immediatamente rivolto, uno dei numeri della targa appariva un po’ strano, dal contorno irregolare. Ed, infatti, la spiegazione del mistero era lì: un “tre” o un “sei” erano stati trasformati in un “otto”, con una evidente alterazione, scoperta ed immediatamente denunciata ai Carabinieri di Atripalda. Contestualmente la segnalazione è stata trasmessa al Comando dei Vigili urbani di Palermo, città dove è circolata e forse sta ancora circolando un’auto praticamente identica, nel colore e nel numero di targa contraffatto, a quella appartenente ad una società di commercio atripaldese, con tutti i rischi del caso oltre quelli di eventuali contravvenzioni per violazioni al Codice della strada.

Un episodio per certi aspetti inquietante, che ha riguardato da vicino un inconsapevole agente di commercio, ma che svela un modo forse anche abbastanza comune - ma raramente documentabile se non nei casi in cui vi è una foto della contraffazione dei numeri di targa - per commettere violazioni se non reati molto più gravi scaricando su altri le responsabilità. Ed è anche per questo che oggi l’agente di commercio tira un sospiro di sollievo per essere riuscito, almeno spera, a dimostrare la propria estraneità ai fatti soprattutto grazie allo scrupolo con cui sia il comandante Cucciniello che il comandante Giannetta hanno seguito e “risolto” il caso.

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Commenti  

 
#1 Vigilantes 2014-07-24 12:48
Esempio di alta professionalità da parte dei Comandanti CUCCINIELLO e GIANNETTA.
Complimenti.