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«Non siamo noi i carnefici del mercato»

L’imprenditore ripercorre le tappe della vicenda giudiziaria che ha determinato la chiusura della fiera

Attilio Strumolo

Egregio direttore,

In considerazione delle ultime querelle giudiziarie tra il gruppo imprenditoriale cui appartengo e l’Amministrazione Comunale di Atripalda, mi preme sottolineare alcuni aspetti che ritengo fondamentali. Prima di tutto si chiarisca che nella giornata del 31/08 u.s. Il CONSIGLIO di STATO ha ritenuto inammissibile l’appello proposto dal comune di atripalda tanto è vero che non ha concesso la sospensiva invocata NEL MESE DI LUGLIO AVVERSO L’ORDINANZA N. 686/10 CON CUI IL T.A.R., DANDO RAGIONE AI RICORRENTI, IMPONEVA AL COMUNE DI TROVARE SOLUZIONI ALTERNATIVE PER L’ALLOGGIO DEL MERCATO ENTRO IL 31/08/2010. conseguenzialmente il presidente di sezione del consiglio di stato ha cancellato dal ruolo l’istanza cautelare con adesione dello stesso Comune di Atripalda.

IL COMUNE, A SEGUITO DI QUESTO RESPINGIMENTO, DI FATTO NON HA ALCUN TITOLO PER CONSENTIRE L’ESPLETAMENTO DEL MERCATO Né IN VIA SAN LORENZO Né IN PARCO DELLE ACACIE, AVENDO EFFETTO GIURIDICO IMMEDIATO I DUE DECRETI PRONUNCIATI DAL T.A.R. IN DATA 20/08 U.S.  CHE ANNULLANO LA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 31 DEL 23/11/2009 (RELATIVA ALLO SPOSTAMENTO DEL MERCATO DA C.DA SANTISSIMO A VIA SAN LORENZO-PARCO DELLE ACACIE) E L’ORDINANZA DI CHIUSURA AL TRAFFICO N. 7345/10 DEL 27/05/2010, confermando tra l’altro l’ordinanza 686/10. Pertanto si sappia che lo svolgimento del mercato nei prossimi giovedì costituirà grave violazione di legge di cui dovranno rispondere tutti coloro i quali eventualmente la consentiranno.

Chiarito questo tengo a precisare che è dal lontano mese di Settembre, periodo in cui si erano avute le prime avvisaglie di uno spostamento della fiera settimanale in via San Lorenzo, con relativa chiusura al traffico della stessa, che il sottoscritto ha più volte sollecitato l’Amministrazione Comunale a porre in essere soluzioni alternative per impedire la chiusura al traffico veicolare; ciò al fine di consentire lo svolgimento della fiera, come è giusto che sia, non arrecando danno economico alle aziende del posto. In particolare il gruppo che rappresento aveva dato la disponibilità, prima di adire la dispendiosa strada giudiziaria (onerosa tra l’altro anche per l’Amministrazione), a realizzare a proprie spese gli interventi di ampliamento delle aree limitrofe alla carreggiata di Via San Lorenzo, per consentire l’alloggiamento degli ambulanti che ora occupano la strada. Si sgombri quindi il campo da quelle voci false e tendenziose che tentano di far passare indegnamente i ricorrenti come i carnefici del mercato settimanale. La vicinanza ai colleghi mercanti è assoluta ed incondizionata e se oggi è a rischio il regolare svolgimento della fiera non lo si deve alla parte che rappresento. La disponibilità al dialogo non è mai venuta meno neanche quando i primi pronunciamenti del tribunale amministrativo vedevano favorite le aziende ricorrenti; purtroppo, con ostinazione inspiegabile, l’Amministrazione Comunale ha ignorato gli appelli volti alla mediazione continuando a perseguire senza indugio la strada giudiziaria. Le imprese che rappresento operano sulla zona da circa 20 anni (45 unità lavorative nel comprensorio) ed hanno il sacrosanto diritto a che la pubblica amministrazione operi scelte che concilino gli interessi generali e quelli privati senza arrecare danno a chi offre occupazione e sviluppo nel paese. Spero che in queste ore prevalga quel tanto auspicato buon senso che purtroppo finora è mancato.

Attilio Strumolo

In rappresentanza di Prosidea spa ed Alto Carburanti srl

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