Sabato, 27 Lug 24

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Atripalda vuole vivere…

I commercianti si vantano nel dire “siamo sul piede di guerra”. Furono gli indiani, uccisi, costretti, spodestati, a mettersi sul piede di guerra! La guerra è dell’inferno, non porta guadagni a nessun commerciante e a nessun lavoratore che voglia guadagnare senza limiti e senza benedizione…! Noi abbiamo chiesto delle regole buone per tutti gli abitanti di Via Pianodardine poiché anche i commercianti potrebbero ammalarsi delle gravi malattie attuali: i tumori. E qui ce ne sono molti, ci sono molti che ne sono morti e tra questi MIO MARITO ANTONIO SPINA, che è voluto tornare a vivere nel suo paese, nella sua strada, nella casa della sua infanzia ed ha contribuito all’incasso delle tasse. È assurdo sentire di “andarsene ad abitare in un'altra zona”, tanto tutte le zone del paese sono inquinate e pericolose. Le persone che si appartano a parlare e sparlare, a lavorare di bassa fantasia e danno i consigli suddetti, dovrebbero imparare le buone regole del vivere civile. Non è il divieto che porta i commercianti al fallimento, la crisi del lavoro è nazionale e mondiale e gli abitanti non possono più spendere “ a mani bucate” dal momento che non hanno il lavoro. Tra le cose urgenti c’è il traffico: i camion grandi, vecchi, nuovi, pesanti, nelle ore del mattino, della sera, corrono veloci e sembra che facciano sprofondare la strada e creano numerose crepe negli appartamenti; alle strisce pedonali, di giorno, di notte e a tutte le ore, le auto non rallentano e non si fermano per lasciar passare i pedoni. A me “presero” un piede e se fossi stata vendicative avrei denunciato sia l’autista sia coloro che avevano dipinto le strisce in un posto sbagliato. La TARSU: certamente deve tener buoni i cittadini e rassicurarli, ma noi continuiamo a respirare aria tossica, velenosa per la spazzatura bruciata e per le balle aperte nei mesi caldi. Così la diossina e i veleni si sono confusi nell’aria ed ora non si vedono ma ci sono. Non si è presa mai in considerazione l’idea di costruire buoni centri, atti a riciclare come la società TIA che gestisce i rifiuti con la raccolta differenziata e ne ricava agevolazioni e benefici per le imprese e le famiglie. Ci auguriamo che il Comune con la giunta, i Vigili, i Carabinieri, si uniscano con serietà e intelligenza per creare un paese che tenti di migliorare nelle ripresa della gestione, della produzione e del commercio, ma ancora più importante, nel rispetto di ogni cittadino, di ogni persona che deve poter vivere qui ad Atripalda nella Pace e nella Libertà di Dio.

Rosa Rita Spina

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