Lunedì, 20 Mag 24

Tu sei qui:

Quei cartelli erano provocatori

Egregio direttore,

in risposta a quanto pubblicato sul vostro settimanale del 13 febbraio 2010, teniamo a precisae che il falò organizzato in Piazza Tempio Maggiore è la consuetudine di una storica tradizione mantenuta solo da poche persone a spese personali. Chi vi ha consegnato la protesta dovrebbe avere la correttezza di firmarsi, altrimenti è da considerarsi un puerile provocatore in quanto il falò era aperto a tutti: tanto è vero che sono intervenute oltre 500 persone che hanno consumato gratuitamente panini con salsicce, cotechini e broccoli, fagiolata, vino e quant’altro. Questo sta a dimostrare che non era riservato a pochi eletti come cita l’articolo. Il cartello comparso (panini riservati) è stata una provocazione per allontanare quelle persone che negli anni precedenti venivano non a consumare un panino e quant’altro per sé ma a fare incetta e portare via parecchie cibarie. Infatti ha avuto il risultato sperato. È da precisare, inoltre, che il dottor Aldo Laurenzano, attualmente sindaco di Atripalda, è stato da sempre organizzatore alla pari con gli altri amici e va ulteriormente ringraziato in quanto da sempre mette a disposizione l’androne della propria abitazione per uso cucina. Per manifestare la nostra trasparenza  è bene pubblicare i nomi dell’intero comitato organizzatore e non solo di Laurenzano e degli “amici di sempre”: Enrico Giovino, Antonio Alvino, Vincenzo Stefanelli, Gelsomina Cantelmo, Enzo Franzese, Aldo Laurenzano e la storica partecipazione del signor Antonio Cantelmo per l’accenzione del falò. Inoltre sfidiamo chiunque ad asserire che qualcuno del comitato abbia chiesto soldi ai cittadini per la realizzazione del falò e l’acquisto di cibarie.

Tanto era dovuto come precisazione.

Il comitato organizzatore

E-mail Stampa PDF