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Il parcheggio del Distretto sanitario resta un rebus

Nuovamente bloccata dal Tar la procedura di esproprio che dovrebbe consentire la realizzazione di oltre cento aree di sosta a pagamento nell’area antistante la struttura gestita dall’Asl. A giorni la sentenza definitiva

I proprietari del suolo hanno intenzione di realizzare oltre 120 aree di sosta a pagamento

C’è una vicenda di carattere urbanistico che sta assumendo i contorni di un vero e proprio “braccio di ferro” fra la famiglia Palma e la famiglia Sellitto per la realizzazione del parcheggio privato in via Manfredi nell’area antistante il distretto sanitario. I primi, proprietari del suolo, sono d’accordo con l’Amministrazione comunale per realizzare un parcheggio ad uso pubblico a pagamento; i secondi, titolari di un diritto di superficie, si oppongono temendo di veder danneggiate le proprie attività commerciali e cioè il Centro estetico “Capriccio di Venere” ed il “Pic Bar”.

I proprietari del suolo hanno intenzione di realizzare oltre 120 aree di sosta a pagamento, due terzi delle quali in un’area privata, senza vincoli ed in parte soggetta ad una servitù di parcheggio e passaggio carrabile a favore della Palma Costruzioni srl, proprietaria dell’immobile fittato all’Asl, e l’altro terzo dei parcheggi in un’area privata ma vincolata a parcheggio ad uso pubblico dal vigente Piano regolatore generale (evidentemente immaginato a servizio della scuola) ed in parte soggetta ad una servitù di parcheggio e passaggio carrabile a favore di Sellitto Francesco. Poiché il Comune, evidentemente per ragioni di bilancio, in 15 anni non ha mai proceduto all’esproprio del suolo vincolato per farne un parcheggio ad uso pubblico, la famiglia Palma si è proposta per dare attuazione al vincolo imposto dal Prg, realizzando e gestendo il parcheggio in tutta l’area di sua proprietà. Il progetto, approvato con due diverse delibere di giunta fra luglio ed agosto del 2013, prevede l’installazione di due sbarre automatizzate, una all’ingresso e una all’uscita dell’area, con un percorso carrabile pressoché circolare lungo circa 200 metri. Oltre 120 le aree di sosta a pagamento previste, con la stessa tariffa oraria di cinquanta centesimo applicata in altre zone della città.

In questo momento la vicenda è di nuovo incagliata al TAR di Salerno che proprio pochi giorni fa ha sospeso l’efficacia del decreto di esproprio per pubblica utilità col quale l’Amministrazione comunale aveva (ri)avviato l’iter amministrativo già bocciato dal TAR circa un anno fa per un “pasticcio” procedurale del quale all’Ufficio tecnico si cercano ancora i responsabili (almeno così aveva giurato di voler fare il sindaco Spagnuolo) per fargli pagare i danni. La volta scorsa il decreto di esproprio fu annullato perché emanato oltre i termini, stavolta bisognerà aspettare il 10 settembre per sapere come andrà a finire e nel frattempo il TAR “premesso che la funzione del decreto cautelare non è quella di anticipare il giudizio, ma solo quella di prevenire pregiudizi irreversibili, tali che non possano essere evitati nemmeno dalla misura cautelare collegiale” ha temporaneamente sospeso l’efficacia del provvedimento amministrativo. Ancora pochi giorni, dunque, è il rebus è destinato a sciogliersi.

(articolo scritto per il quindicinale Abellinum)

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