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Strumolo: Un’alleanza con Laurenzano? Perché no

Il neocoordinatore cittadino del PDL apre ai moderati: disponibili al dialogo con tutte le forze del centro e del centrodestra

Attilio Strumolo

In questi giorni parteciperà alla prima riunione del PDL di Atripalda nella veste di coordinatore cittadino: Attilio Strumolo ha ricevuto ufficialmente l’incarico venerdì scorso dal comitato reggente provinciale guidato dal sen. Cosimo Sibilia con l’obiettivo di rinvigorire il Popolo della Libertà e impostare le strategie politico-elettorali in vista delle Comunali 2012.

Qual è l’impegno che ha davanti?

Il PDL nell’ultimo anno e mezzo ha fatto poco o nulla sul versante cittadino, come su quello provinciale. Il mio compito è dare un  impulso all’azione politico-amministrativa, anche se, naturalmente, non sarò da solo. Una delle condizioni che ho posto prima di accettare l’incarico è stata quella di avere al mio fianco persone motivate, disposte ad aiutarmi in questa impegnativa impresa. In una delle prime riunioni certamente provvederemo a nominare un vicecoordinatore esecutivo ed un comitato direttivo per organizzarci al meglio e pensare al dà farsi.

Da dove partirete?

Occorre rilanciare con forza la nostra azione politica cittadina, immaginare lo sviluppo della nostra città, elaborare proposte e progetti da sottoporre alle altre forze politiche moderate e ai cittadini.

In che condizioni è il partito, considerata anche la fuoriuscita dell’On. Gargani e di chi lo ha seguito?

Ad Atripalda non abbiamo registrato grosse ripercussioni. Mi dispiace che alcuni amici abbiano deciso di seguire Gargani nell’UDC, ma quando non c’è più sintonia politica è inevitabile. Tuttavia non siamo demoralizzati, anzi, restiamo un gruppo forte, e oggi abbiamo l’occasione di capire meglio chi siamo, dove vogliamo andare e insieme a chi ci vogliamo eventualmente andare.

In altre parole?

Il PDL è un partito che cerca il dialogo con le forze politiche del centro e del centrodestra. Per noi è naturale verificare se con FLI, UDC e Merito e Libertà possano esserci punti di convergenza sul piano programmatico, con pari dignità e reciproco rispetto, essendo disponibili anche a concorrere alla formazione di una lista civica di area moderata. Una eventuale condizione d’isolamento certamente non ci suggestiona, tuttavia non la ripugneremo se dovessimo renderci conto che i nostri potenziali interlocutori non la pensano come noi. In questo caso vorrà dire che alle prossime elezioni comunali ci sarà il nostro simbolo e la nostra lista di partito pronta a misurarsi con le altre.

Con quali forze pensa, invece, che il dialogo non sia affatto possibile?

Ideologicamente sia il PD che SEL sono troppo distanti da noi e penso di poter escludere sin d’ora possibili intese.

E basta?

Oggi come oggi sì, non abbiamo altre preclusioni ideologiche.

Cioè sarebbe anche disposto ad aprire un confronto con il PSDI, Cives e Laurenzano se dovesse fuoriuscire dal PD?

Perché no. Non saranno certo le mie traversie sul piano imprenditoriale per la vicenda di via San Lorenzo ad impedirmi di verificare se con l’attuale sindaco si possa trovare un accordo politico-programmatico. E lo stesso vale per Cives: se ha un’anima politica moderata come sembra le condizioni per aprire un dialogo ci sono. Con il PSDI di Iaione, poi, sarebbe del tutto naturale: nel PDL i socialisti sono tanti e abbiamo molti punti in comune.

Che tempi si dà?

Per quanti sforzi immaginiamo di fare non credo che prima della fine dell’anno si possano verificare le condizioni per concretizzare qualcosa. Per quanto ci riguarda, però, ci metteremo subito al lavoro per elaborare una nuova idea di città, immaginare un sistema di governo diverso, per uscire fuori dalla stagnazione degli ultimi 20 anni. E credo che la nostra esperienza, sia di politici che di imprenditori, possa tornarci molto utile. Ci crediamo e ci proveremo.

Può anticipare un’idea sulla quale cercherà di trovare il consenso degli eventuali alleati?

C’è bisogno di scelte coraggiose se davvero si vuole voltare pagina. Una di queste è senz’altro la copertura del tratto urbano del fiume Sabato, da Piazza Orta alla villa comunale, per recuperare spazi, viabilità e parcheggi. E magari anche per riportare il mercato al centro. Il fiume, così com’è, non aiuta la città, rappresenta solo un problema igienico e sanitario. Atripalda ha avuto una espansione disomogenea perché da un lato la Civita e dall’altro il fiume hanno rappresentato delle barriere insormontabili. E naturalmente occorre pensare seriamente di fare qualcosa per contrada Alvanite.

Quante probabilità ci sono di vederla fra un anno candidato a sindaco?

Lo escludo. Il mio impegno è finalizzato esclusivamente a rilanciare il Popolo della Libertà e favorire le condizioni per una coalizione competitiva sul piano elettorale che possa rappresentare una svolta storica per questa città: per la carica di sindaco ci sono persone senz’altro più adatte di me.

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Commenti  

 
#10 dantes 2011-04-10 08:32
strumolo e del mauro i cip e ciop della "politica" atripaldese. ma questi due li leggono i commenti dei concittadini ? lo sanno che nessuno li sopporta?
 
 
#9 pv 2011-04-08 19:41
solo questo ci manca il paese in mano a strumolo....... .sarebbe meglio uno tsunami [...]
 
 
#8 cittadino 74 2011-04-07 17:00
Il paese ha bisogno di una persona con le idee imprenditoriali ....quindi non sarebbe male affidarsi a chi ha gia' dimostrato con i fatti di saperci fare ..... In bocca al lupo !!!
 
 
#7 ciro 2011-04-07 13:17
tieni ancora il coraggio di uscire sui giornali caro strumolo tieni proprio la faccia di bronzo tu e del mauro
 
 
#6 statevene a casa 2011-04-06 22:12
atripalda non sentirà la vostra mancanza se decidete di stare a casa, nessuno vi ha detto di fare politica. gli ultimi venti anni ad atripalda sono tutti sotto lo stesso marchio....quel lo dei p...risagliuti.
 
 
#5 brancaleone da atrip 2011-04-06 17:09
poveri noi cittadini atripaldesi, ma che peccato abbiamo fatto?
ci rendiamo conto da chi ci dovremmo far governare?
oggi stavo passeggiando nel centro storico e ho intravisto nella pseudo sede dello psdi (non hanno nemmeno i soldi per la corrente elettrica e da anni non pagano il fitto della sede) il grande politico strumolo ma dove l' ha fatta mai la politica? boh poi c'era un altro grande del centrodestra Del Mauro ([...]) poi un altra faccia nuova che dovrebbe cambiare le sorti di atripalda Avv Iaione e qualche altro piccolo [...], tornando a casa mi è venuta la nostalgia dei grandi politici di atripalda adamo (padre) piscopo (padre) avv De Vinco,e un pò anche gerardo Capaldo.
In conclusione andate tutti a lavorare che ad atripalda non c'è più niente da vendere vi siete venduti pure e mattonelle e pietti muri!
 
 
#4 mao 2011-04-06 16:48
con questo siamo alle comiche finali del pdl
 
 
#3 Pantaleone 2011-04-05 16:16
A scanso d'equivoci va chiarito che in caso di crisi il sindaco può essere solo sfiduciato e non cambito con una maggioranza diversa da quella che l'ha eletto. Conseguentement e quanti dall'opposizion e hanno detto pesta e corna dell'attuale sindaco, in caso di un'innaturale alleanza dovrebbero tenerselo. ma non si illuda il coordinatore del PDL: da quel che sembra la strada imboccata dai CIVES porta a Nusco
 
 
#2 gino 2011-04-05 15:18
ancora strumolo?
stiamo proprio inguaiati senza speranza se non si tolgono dai piedi questi personaggi.
 
 
#1 ospite 2011-04-05 12:12
in bocca al lupo al neo coordinatore del PDL