Sabato, 27 Lug 24

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Il sindaco e i conti che già non tornano

Far quadrare il bilancio di quest’anno sarà particolarmente difficile e la Corte dei conti ha già evidenziato inesattezze nel Rendiconto 2010

Dal momento in cui ha preso possesso del suo ufficio a Palazzo Civico, il sindaco Paolo Spagnuolo vi trascorre gran parte delle sue giornate. Anche se il primo cittadino appare sempre rilassato e bendisposto, il via vai di persone, dipendenti, collaboratori e ospiti è continuo e notevole. Una delle prime decisioni che Spagnuolo ha assunto è stata quella di raddoppiare i giorni di ricevimento dei cittadini, fissati il mercoledì ed il giovedì, dalle 10:00 alle 12:00. In generale, comunque, il clima al Comune, dopo qualche giorno di comprensibile disorientamento, appare alquanto sereno e tranquillo e anche i dipendenti che in campagna elettorale si sono più o meno apertamente schierati per l’ex sindaco Laurenzano, si stanno stringendo intorno al suo successore. Ma, a ridare serenità e fiducia, c’ha pensato soprattutto il sindaco firmando subito, lunedì scorso, il decreto di riconferma degli incarichi agli attuali capisettore (Bocchino, De Giuseppe, Aquino e Parziale) dopo che nei giorni precedenti erano circolate voci su possibili accorpamenti di settore (l’Ufficio tecnico con la Polizia municipale e l’Economico con l’Amministrativo) e dell’istituzione di un ufficio legale per le cause minori (seguito sul piano amministrativo dalla vicesegretaria Bocchino e sul piano politico dal consigliere Pascarosa), eventualmente solo rinviati. Così come sembra data per scontata, ormai, anche la riconferma nel ruolo di segretaria generale della dott.ssa Clara Curto dopo un colloquio avvenuto, sempre lunedì scorso, fra l’interessata ed il sindaco durante il quale il primo cittadino avrebbe definito infondate le voci sul possibile arrivo della dott.ssa Stefania Urciuoli e l’attuale segretaria avrebbe espresso il desiderio di restare.

Tuttavia, accanto agli adempimenti che riguardano il funzionamento della macchina amministrativa e la formazione della nuova giunta, il sindaco si sta trovando di fronte ad una serie di scadenze legate all’imminente approvazione dei bilanci dell’ente, sia il preventivo 2012 che il consuntivo 2011. Sotto questo profilo, a quanto pare la situazione è a dir poco drammatica. I problemi maggiori derivano non solo dai tagli dei trasferimenti statali previsti anche per quest’anno, ma anche dall’incertezza che ancora regna sulle reali entrate dall’Imu. Secondo le prime stime, infatti, il gettito Imu 2012 spettante ai comuni sarà inferiore di un quarto rispetto al gettito Ici 2011 trasferito dallo Stato nonostante per i contribuenti il prelievo aumenterà mediamente di un terzo. E l’assegnazione provvisoria prevista dallo Stato per il comune di Atripalda, fra tagli e detrazioni, ovvero la cifra che andrà iscritta nel bilancio di previsione, è da spavento: oltre 600mila euro in meno rispetto al 2011. E, come se non bastasse, ad accrescere le preoccupazioni vi sono anche una serie di nuovi impegni di spesa in materia di Servizi sociali legati alle prestazioni socio-sanitarie erogate in compartecipazione fra Asl e Comuni che, a causa del “buco” nei conti della sanità campana, dal gennaio di quest’anno chiamano i Comuni a versare direttamente la propria quota alle strutture eroganti (e, quindi, a prevedere in bilancio una somma che oscillerebbe intorno ai 100-150 mila euro, aggiuntiva rispetto ai circa 70mila euro storicamente appostata per l’assistenza alla persona, per le convenzioni e per le agevolazioni), a dover far fronte ad una serie di prestazioni non più erogate in compartecipazione con il Servizio sanitario nazionale ed a rientrare del debito accumulato con le Asl negli ultimi due anni. E, ancora, bisognerà trovare il modo di far fronte a spese senza copertura finanziaria come il contenzioso per l’occupazione di un suolo in contrada Ischia, risalente agli anni ’80 che ha visto recentemente condannare il Comune al pagamento di oltre 200mila euro, i costi dell’emergenza neve pari a circa 150mila euro ancora non assicurati dalla Protezione civile, gli arretrati con IrpiniAmbiente per circa 2 milioni di euro e, infine, le incognite legate alla mancata vendita del Centro servizi di via San Lorenzo per almeno 2.650.000 euro che lo scorso anno assicurò, sulla carta, il pareggio di bilancio.

Rispetto al passato, tuttavia, i problemi non sarebbero finiti perché la Corte dei Conti, con una nota trasmessa il 23 aprile scorso, ha evidenziato una serie di inesattezze riportate nel Bilancio 2010 chiedendo delucidazioni agli uffici competenti.

In sostanza, si ha l’impressione che la gioia per la vittoria elettorale stia velocemente lasciando il posto alla preoccupazione di dover trovare in fretta il modo per far quadrare i conti del Comune. E sarà tutt’altro che facile…

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