Ci risiamo! Altri due assessori UDC in crisi di appartenenza politica! Stavolta il tempismo e il motivo sono clamorosi. Il divorzio avviene nell’esatto momento in cui si sancisce la sostanziale fine del protettorato politico dei grandi vecchi democristiani irpini e contemporaneamente sorge prepotente all’orizzonte la stella della nuova Democrazia cristiana: il PD che contiene ormai di tutto. Il motivo, poi, è irritante nella sua palese ipocrisia: chi governa con FLI denuncia lo spostamento a destra dell’UDC per aver presentato le liste con Alfano!!! Una patetica giustificazione delle proprie aspirazioni a saltare sul carro vincente .
Ma non è più dignitoso capire che è finita e togliere il disturbo? Invece non si molla neanche l’assessorato o la delega!
Il sindaco, invece, come al solito, sta più avanti. Ormai parla da uomo di partito… il PD e rivendica per i democratici più assessorati.
Non vogliamo ripeterci più su ciò che appare ovvio da tempo: che questa è un’ Amministrazione da barzelletta.
Vogliamo però cogliere la novità delle Europee. Il trionfo del PD può avere un senso se il partito investito da tale consenso esce dal mutismo, avoca a se la guida politica dell’amministrazione, licenzia il sindaco delegittimato politicamente e totalmente improduttivo ed inaffidabile e promuove il ritorno alle urne nel segno di una rivoluzione negli uomini e nelle idee, finalmente fuori dal campo del centro destra.
Dalle prime dichiarazioni ci sembra che invece si opti tristemente per il solito giro di poltrone, con un’attenzione particolare a premiare ed incoraggiare il trasformismo!
Ma forse la confluenza nel PD del sindaco è l’unica strada per metterlo in crisi. Solo così si possono svegliare i democratici che, si sa, sono capaci di memorabili battaglie nei confronti dei propri uomini.
Noi, dal canto nostro, vogliamo ringraziare i nostri elettori che hanno sostenuto compatti la lista Tsipras perché, senza farsi abbagliare dagli opposti populismi, continuano a credere insieme a noi nella possibilità di mantenere attivo e vitale uno spazio a sinistra in cui è possibile praticare la piena libertà di espressione e di esercizio delle idee. E noi ci siamo e continueremo a tenere vivo il dibattito politico che ad Atripalda altrimenti sarebbe, specie a sinistra, praticamente inesistente.
CIRCOLO SEL DI ATRIPALDA