Sabato, 27 Lug 24

Tu sei qui:

Alvino: Cattolici e comunisti ancora divisi. Aquino: Nessuno spazio per le minoranze

Ex segretario ed ex vicesindaco sono fuori dal Pd: ecco le loro motivazioni

Enzo Aquino

L’ex segretario cittadino Federico Alvino e l’ex vicesindaco Enzo Aquino sono usciti dal Pd chiudendo, forse definitivamente o meno chi può dirlo, una lunga storia politica e personale. Nessuno dei due, il giorno dopo, nasconde le motivazioni.

«Non credo più nel Partito democratico, né nel suo segretario - è secco Federico Alvino -. Il processo di integrazione culturale fra cattolici e riformisti di sinistra non c’è stato. Per capirlo basta osservare ciò che sta succedendo in Parlamento sulla legge elettorale, con la minoranza del Pd che viene ridicolizzata dalla maggioranza. L’amica deputata Valentina Paris una volta mi disse che se le fosse capitato di votare insieme a Berlusconi avrebbe prima chiesto il permesso del partito e, invece, non me lo ha chiesto più… Per la verità ho capito tempo fa che il Pd andava verso l’implosione e anche che la colpa è nostra, della nostra generazione, che pur avendo cultura, sensibilità e amore invece di cambiare le cose ha preferito consegnare il Paese agli incapaci. Scherzando scherzando stiamo distruggendo le istituzioni di questo Paese ed il Paese, piegato su se stesso, non reagisce. Ho deciso di non rinnovare la tessera al Pd, ma mi sono dimesso dall’assemblea provinciale alla fine di settembre, al termine di una riunione organizzata per discutere le candidature alla Provincia in cui non ci fu data neanche l’opportunità di parlare. Poi sappiamo tutti com’è andata… Ad Atripalda? Da tempo non prendevo più parte alle riunioni della segreteria, di cui facevo parte per volontà dell’attuale segretario Malavena, ma come ho già avuto modo di dire in passato: se il principale obiettivo di questa Amministrazione sorretta dal Pd era quello di ricreare uno spirito di comunità allora si può onestamente ammettere che è stato fallito».

«Sul piano generale non sono d’accordo con le politiche economiche e sociali di Matteo Renzi - esordisce, invece, Enzo Aquino -. A mio parere le misure che il governo sta mettendo in campo per combattere la crisi e la disoccupazione produrranno più danni che rimedi. Sul piano locale non sono stato mai coinvolto nelle discussioni del partito. E quando ho cercato io di proporre qualcosa non c’è mai stata alcuna risposta. Il partito cittadino è ancora spaccato e la conseguenza è che se la minoranza avanza una buona proposta viene automaticamente bocciata solo perché l’ha proposta la minoranza. E, quindi, il risultato è che il PD ad Atripalda ha rinunciato a fare politica. Eppure lo scorso anno, alla vigilia del congresso cittadino, mi convinsi a fare un passo indietro non presentando una lista proprio per favorire l’unità interna. Purtroppo debbo constatare che non è servito a nulla e, francamente, restare in un partito che non fa politica e non dà spazio alle minoranze non mi interessa», conclude Aquino.

E-mail Stampa PDF

Commenti  

 
#3 arturo 2015-01-24 23:28
Si sò rotte e giarretelle.
 
 
#2 Elettore2 2015-01-23 12:16
Vecchia generazione.... trovate le differenze...
 
 
#1 elettore 2015-01-23 12:07
Bravo ENZO.