Fra pochi giorni la Giunta comunale sarà chiamata ad approvare la proposta di Bilancio di Previsione 2012: nel confermare, eventualmente, che almeno per quest’anno le aliquote ordinarie IMU non saranno aumentate, è in grado di anticipare se sarà aumentata o meno l’addizionale IRPeF? E in che misura? E, più in generale, qual è la reale situazione economico-finanziaria del Comune?
In relazione al bilancio previsionale, mi preme preliminarmente precisare che la mia amministrazione è chiamata ad approvare un previsionale 2012 quando sono trascorsi già 5 mesi di gestione dell’Ente ad opera di chi ci ha preceduto. Nel merito voglio ringraziare innanzitutto i responsabili di settore, che ci hanno fornito idonee ed approfondite relazioni, quindi tutti i consiglieri delegati che stanno partecipando attivamente e con senso di responsabilità alle varie riunioni aventi all’ordine del giorno proprio il bilancio, ed in particolar modo il consigliere Landi, nonché la giunta e la segreteria. Le aliquote IMU ordinarie non saranno aumentata perché abbiamo ritenuto che l’imposta fosse particolarmente iniqua, perché non parametrata al reddito dei contribuenti, a differenza ad esempio dell’addizionale Irpef.
Il bilancio risente, purtroppo, della riduzione del 18% dei trasferimenti statali a favore dei Comuni proprio per il 2012 e del mancato rimborso delle spese straordinarie sostenute per l’emergenza neve. A tal proposito va precisato che l’UTC ha quantizzato la spesa in € 145.000, 00 circa, inoltrando apposita documentazione giustificativa alla Regione Campania. Al momento, però, neppure l’ente regionale è in grado di sapere se, quando, con quali modalità ed in che misura otterremo il rimborso in parola. Infine va sottolineato che all’Ente sono state notificate due sentenze di condanna al pagamento di somme (l’una relativa ad un vecchio esproprio, l’altra ad una recente richiesta di risarcimento danni per “insidia e trabocchetto”) per un totale di circa € 350.000,00.
La situazione economica finanziaria dell’Ente è pesantemente deficitaria, per debiti pregressi verso fornitori e società erogatrici di servizi. I dati esatti del disavanzo di cassa sono stati evidenziati dal delegato Landi. E’ evidente che detto disavanzo non è preoccupante e non costituisce causa di dissesto finanziario grazie al patrimonio immobiliare dell’Ente. L’amministrazione si sta comunque prodigando per evitare di gravare ulteriormente “sulle tasche dei cittadini” attraverso una politica di rigore che, ferma l’offerta, per giunta di qualità, di servizi essenziali, sta consentendo di operare riduzioni su capitoli di spese non essenziali. In più possiamo e dobbiamo operare sui residui passivi che sicuramente non rappresentano ormai più voci di debito; infine dobbiamo recuperare le morosità circa il pagamento dei canoni di locazione degli immobili comunali, dei ratei TARSU e più in generale delle imposte comunali. Al termine verificheremo la possibilità di non chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini.