Dopo il sequestro preventivo del sito archeologico “Abellinum” disposto dalla Procura di Avellino ed il conseguente affidamento dell’area alla Sovrintendenza, quali prospettive reali si aprono per il parco archeologico e, soprattutto, quando sarà ragionevolmente possibile riaprire gli scavi al pubblico?
Qualche mese fa si celebrò un proficuo incontro con la Sovrintendenza. Per la neonata amministrazione fu l’occasione per mostrare con decisione e fermezza che il sito archeologico di Abellinum, al di là dell’atteggiamento dei proprietari e delle precedenti incomprensioni con la Sovrintendenza, per Atripalda rappresenta la storia, le proprie origini ed un fondamentale volano di crescita economica e culturale. Nei giorni successivi il dialogo è proseguito in maniera quasi quotidiana, attraverso il consigliere Barbarisi che ha sollecitato costantemente la dott.ssa Fariello circa l’adozione, da parte del Ministero competente, dell’avvio del procedimento amministrativo volto all’esproprio. Con la stessa determinazione abbiamo già concordato un altro incontro con la Sovrintendenza in cui all’ordine del giorno ci sono due argomenti: l’inizio della nuova procedura di esproprio (agevolata dal possesso dell’area) e la riapertura del sito al pubblico. All’esito saprò dare in tal senso indicazioni più precise.