La maggioranza di governo non appare coesa come ci si attendeva: prima i “casi” Scioscia e Pacia, poi la difficoltà nell’individuare il capogruppo consiliare, ed, infine, evidenti fibrillazioni che si registrano su alcune vicende (Giullarte su tutte) portano a temere che l’attuale maggioranza non sarà in grado di scansare le tensioni politiche che hanno, nel tempo, segnato la fine della precedente Amministrazione. Qual è la sua opinione?
Non esistono fibrillazioni circa l’organizzazione di Giullarte. La manifestazione rappresenta, per le modalità con cui la stiamo configurando, una imperdibile occasione di marketing territoriale ed un banco di prova per verificare il grado di collaborazione tra amministratori e tessuto produttivo della città. A causa dei tempi ristretti per la realizzazione della fase progettuale dell’evento, secondo il crono programma stilato dalla Regione che ha accordato il finanziamento, c’è stata solo inizialmente una carenza di collegialità; viceversa la fase organizzativa/ attuativa sta ricevendo le indispensabili proposte di tutti. La individuazione del capogruppo è stata posta solo da qualche settimana ed è oggetto di una serie di valutazioni, poste dai partiti con garbo e serenità, quindi in linea con il metodo di confronto paritario e democratico che abbiamo stabilito all’interno della maggioranza. Del “caso Pacia”, come Lei lo definisce, abbiamo già ampiamente dibattuto. Relativamente alla posizione dell’amica Fabiola, posso rappresentare il rammarico dell’intero gruppo di maggioranza che attende un impegno attivo della Scioscia, avendo la stessa dato prova di grande sensibilità verso le sorti della comunità.