Ancora una volta il Comune è stato condannato dal Tar, su ricorso di un cittadino, a mettere a disposizione documenti negati in prima istanza: quali sono i casi in cui la riservatezza degli uffici comunali ha la precedenza sul diritto di accesso agli atti pubblici? E le sembra giusto che un cittadino, per vedersi riconoscere i propri diritti, sia costretto a ricorrere al Tar, rimettendoci e facendo rimettere al Comune le spese del giudizio?
L’ultima sentenza del Tar “sul diritto di accesso” ha riguardato un caso del tutto peculiare, per cui dalla pronuncia non è possibile trarre un principio generale circa l’esatto rapporto tra riservatezza e pubblicità degli atti. Nel caso di che trattasi, peraltro, non c’è stata la condanna del Comune al pagamento delle spese di lite. In ogni caso, l’adozione di un atteggiamento più prudenziale nella trattazione delle istanze di accesso agli atti diventa opportuno.