Sabato, 27 Lug 24

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Commissariamento e "porta a porta"

A quanto pare, su iniziativa del commissario ad acta, entro un paio di settimane partirà il sistema “porta a porta” per la raccolta dei rifiuti che, come obiettivo si pone di portare la differenziata almeno al 50%, ma che avrà dei costi aggiuntivi a carico dei cittadini, almeno per il 2013, pari mediamente a 27 euro per ogni contribuente: l’Amministrazione comunale avrebbe potuto o voluto regolarsi diversamente? E, in tempi così brevi, crede che si riusciranno ad ottenere gli obiettivi prefissati?

Innanzitutto mi scuso con lei e con i lettori per non aver risposto alle domande postemi durante la campagna elettorale, quando l'agenda si è arricchita di ulteriori impegni.

La notizia del commissariamento è stata per l'amministrazione una doccia fredda: punire un Ente nel 2013 sulla base di dati della raccolta differenziata risalenti a dicembre 2011 è alquanto assurdo, se a questo aggiungiamo che a fine giugno terminerà il periodo di gestione straordinaria del ciclo dei rifiuti, quindi della c.d. provincializzazione, il quadro diviene ulteriormente a tinte fosche. Non ho condiviso la scelta del Prefetto, anche perché egli, piuttosto che commissariare i comuni, avrebbe dovuto commissariare Irpiniambiente; compito della provincializzata non era quello di sostituire i privati nella gestione, ma di provvedere a creare le infrastrutture necessarie per garantire una completa gestione integrata del ciclo dei rifiuti; nulla è stato costruito. L'assessore Prezioso, con l'avallo dell'intera amministrazione, aveva deciso di iniziare la raccolta differenziata e di provvedere alla istituzione dell'isola ecologia a decorrere dal 1° luglio, quindi con il soggetto aggiudicatario della gara. I costi ulteriori del "porta a porta" sono limitati, anche perché Irpiniambiente sta rispondendo ad una semplice legge di mercato, tentando di trattenere "il cliente Atripalda". Non credo che in pochi mesi la percentuale aumenterà sensibilmente, nonostante i cittadini di Atripalda siano dotati di grande senso civico. L'amministrazione crede, viceversa, nella rivoluzione che adotterà nel futuro prossimo.

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