Sabato, 27 Lug 24

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Regno Unito: tendenze dell’occupazione

Nonostante sia stato duramente colpito dalla crisi finanziaria, il Regno Unito resta interessante per chi possiede qualifiche elevate, soprattutto ora quando sembra che l’economia britannica si sia avviata verso un lento recupero

Centro di potere commerciale e finanziario, è uno tra i Paesi più industrializzati al mondo, con un PIL di/e 2.125 mld US$. Mentre il settore immobiliare, che era stato il traino della crescita economica negli anni recenti, ha pesantemente sofferto per la crisi internazionale, il settore attualmente meglio piazzato risulta quello dei servizi, in particolare bancari/finanziari, assicurativi e di credito (20% del PIL), con il centro dei servizi finanziari di Square Mile (il Miglio quadrato) nella City di Londra.
Londra controlla ancora circa il 50% del mercato europeo dei servizi connessi agli investimenti. Finanza e attività collegate rappresentano circa il 9% dell’economia britannica. Le assunzioni nel settore, che avevano subito un crollo del 40% nel 2008, sono ora in netta ripresa.
Altro settore dominante è l’ICT (Information and Communication Technology), che rappresenta il 10% del Pil e rimanere altamente dinamico. 
Anche le professioni legate alle energie rinnovabili e all’ambiente, i cosiddetti “green job”, offrono buone opportunità per il personale tecnico con esperienza. Si può dire lo stesso per il settore aeronautico, per il farmaceutico e il biotecnologico.
Un forte contributo all’espansione dell’offerta di posti di lavoro si prevede che sarà dato dalle Olimpiadi di Londra del 2012, specialmente nei settori del trasporto e della ristorazione.
Il mercato del lavoro britannico è tra i più flessibili dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, www.oecd.org). Gli inglesi cambiano posto di lavoro più spesso che in qualsiasi altro Paese in Europa.
Il primo passo da fare per entrare in questo mercato del lavoro è quello di rinforzare il più possibile la padronanza della lingua inglese: quando la concorrenza è elevata, chi non è abile con la lingua, può ritenersi escluso in partenza; ma a questo si può rimediare facilmente con un buon corso preliminare, meglio sul posto.
Per la ricerca vera e propria si può cominciare dalle banche dati generaliste come Totaljobs, Reed, Monster o CV-library, ma bisogna tenere presente che l’80% delle assunzioni del personale qualificato avviene attraverso agenzie e società di consulenza (ce ne sono quasi 18.000 sparse in tutto il Paese). Per i manager con esperienza sono sempre più utili le reti professionali come LinkedIn.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Centroinformagiovani o telefonare al numero 0825/610320.

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