Pubblicato l’elenco degli atenei che attiveranno i tirocini per l’abilitazione all’insegnamento e le relative classi di concorso. 4.275 posti per le medie e 15.792 per le superiori
Finalmente una certezza. Le prove di accesso al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) dei docenti di scuola secondaria di I e II grado saranno avviate entro il prossimo giugno. Lo ha reso noto il Ministero dell'Istruzione che, dopo aver acquisito i pareri favorevoli dei dicasteri per la Pubblica Amministrazione e dell'Economia, ha quantificato il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni al TFA. Si tratta di 4.275 posti per la scuola secondaria di primo grado e 15.792 posti per la secondaria di secondo grado. La ripartizione dei posti per atenei e per classi di concorso per la scuola media e superiore è stata definita nel Decreto Ministeriale 14 marzo 2012 n.31.
Parallelamente il Ministro Profumo ha dichiarato, inoltre, che si sta portando avanti anche la questione "concorsone" e che nel giro di due mesi si dovrebbero avere i dati necessari (ovvero la quantificazione dei posti effettivamente vacanti) per poter proseguire l'iter.
Si ricorda che il concorso servirà a soddisfare per metà il fabbisogno di docenti della scuola secondaria, che il MIUR dovrà appunto quantificare precisamente; per l’altra metà si attingerà alle graduatorie ad esaurimento in cui stazionano ancora 240mila abilitati all’insegnamento. Come si vede, la sfasatura tra fabbisogno della scuola e numero di aspiranti docenti resta purtroppo drammaticamente forte.
Il concorso per gli insegnanti di scuola secondaria (quindi, secondo la vecchia terminologia, media e superiore) potrebbe dunque svolgersi dopo l’attivazione e il compimento dei TFA, i Tirocini Formativi Attivi istituiti dal ministro Mariastella Gelmini in sostituzione delle SSIS. Si tratta dell’unico percorso di abilitazione per i futuri docenti di scuola media e superiore rimasto in vigore appunto dopo la soppressione delle Scuole di Specializzazione all’Insegnamento Secondario e consiste in un itinerario formativo teorico-pratico istituito presso i singoli atenei. Conseguire l’abilitazione non significa entrare automaticamente in graduatoria per il ruolo (a questo serve invece il concorso pubblico, cui si accede appunto solo se abilitati) ma permette di lavorare in una scuola paritaria o in una italiana all'estero.
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