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Domenica 9 gennaio 2011

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA (42,1 6-7)
Così dice il Signore: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà nè alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smort; proclamerà il diritto con verità. Non verrà meno e non si abbatterà, finchè non avrà stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento. Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per la mano, ti ho formato e ti ho stabilito per alleanza del popolo e luce per le nazioni, perchè tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (10,34-38)
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti. Voi sapete cosa è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni, cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza di Gesù di Nazareth, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perchè Dio era con lui».
Dal vangelo secondo esatte (Mt 3,13-17)
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di io discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

IL VANGELO DEL 9 GENNAIO 2011
Gesù stesso diede una spiegazione di ciò che successe per lui nel battesimo del Giordano. Di ritorno dal Giordano, nella sinagoga di Nazareth applicò a se stesso le parole di Isaia: "Lo Spirito del Signore è sopra di me: Mi ha consacrato con l'unzione...". Lo stesso termine di unzione usa Pietro nella seconda lettura, parlando del battesimo di Gesù: "Dio ha unto di Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth". Si tratta di un concetto fondamentale per la fede cristiana. Basta dire che il nome Messia in ebraico e Christos in greco significano proprio questo: Unto. Noi stessi, dicevano i Padri antichi, ci chiamiamo cristiani perché siamo unti a imitazione di Cristo, l'Unto per eccellenza.
La parola "unto", nel nostro linguaggio ha tanti significati e non tutti positivi. Nell'antichità l'unzione era un elemento importante della vita. Si ungevano con olio gli atleti per essere snelli e agili nelle gare e si ungevano con olio profumato uomini e donne per essere belli e splendenti nel volto. Oggi, per questi stessi scopi, oggi ci sono a disposizione un'infinità di prodotti e creme varie in gran parte derivati anch'essi da vari tipi di oli.
In Israele il rito aveva un significato religioso. Si ungevano i re, i sacerdoti e i profeti con un unguento profumato e questo era il segno che erano consacrati al servizio divino. In Cristo tutte queste unzioni simboliche diventano realtà.
Nel battesimo del Giordano egli viene consacrato da Dio Padre re, profeta e sacerdote eterno. Non però mediante l'uso di un olio fisico, ma mediante l'olio spirituale che è lo Spirito del Signore, "I'olio di letizia", come lo chiama un salmo. Questo spiega perché la Chiesa da tanto rilievo all'unzione con il sacro crisma. C'è un rito di unzione nel battesimo, nella cresima, nella consacrazione dei sacerdoti e c'è una unzione degli infermi (una volta si chiamava "estrema unzione"). È perché attraverso questo riti si partecipa dell'unzione di Cristo, cioè della sua pienezza di Spirito Santo. Si diventa letteralmente "cristiani", cioè unti, consacrati, gente chiamata, dice Paolo, " a diffondere nel mondo il buon odore di Cristo".

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