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Domenica 30 gennaio 2011

Dal libro del profeta Sofonìa (2,3; 3,12-13)
Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l'umiltà;
forse potrete trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore. «Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Confiderà nel nome dei Signore il resto d'Israele.
Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 1,26-31)
Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dai punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili.
Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio io ha scelto per ridurre ai nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.
Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a)
in quei tempo, vedendo le folle, Gesù salì sui monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di .Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

IL VANGELO DEL 30 GENNAIO 2011
Da duemila anni le Beatitudini risuonano nel mondo ed esse mai finiranno di stupire il cuore, la mente, il pensiero, l'intelletto, la sapienza di ogni uomo. Esse sono la perfezione assoluta, la verità totale, la giustizia perfetta, la carità senza limite, la pienezza della santità.
Da esse scaturisce una vita di purissimo paradiso. Possiamo dire che esse contengono una vita più alta di quella che vi era nel giardino dell'Eden, tanto sublime è la nuova realtà umana che esse riescono a far scaturire.
Le Beatitudini non sono per l'uomo vecchio, schiavo del suo peccato e della trasgressione, prigioniero del vizio, schiacciato dalla sua miseria spirituale. Nessun uomo, se rimane nella sua vecchia natura le potrà mai osservare. Esse sono invece per l'uomo nuovo, generato da acqua e da Spirito Santo, venuto alla luce come creatura spirituale. Neanche quest'uomo tutto spirituale le potrà vivere, se giorno per giorno non si lascia inondare di Spirito Santo e dell'abbondanza di ogni grazia celeste.
Le beatitudini sono la legge dello spirito e non della carne. La carne neanche le comprende, neanche conosce il loro significato. Essa se ne sta lontano dalla beatitudini perché contrarie alla sua natura di peccato e di morte. Questa verità va affermata con fermezza di Spirito Santo, a causa di quella confusione che oggi regna in molti cuori. Questi vogliono rimanere nella loro vecchia natura di pietra e allo stesso tempo vivere il Vangelo. II cuore di pietra mai potrà vivere le Beatitudini. Solo il cuore di carne le potrà vivere, ma il cuore di carne è un dono perenne dello Spirito Santo di Dio. Penso che ognuno di noi può trovare, nella sua vita, nella sua giornata, molte occasioni per essere operatore di pace, per vivere da mite, per essere misericordioso, per guardare il mondo e le persone con gli occhi di chi è puro di cuore e povero in spirito. Fermiamoci in silenzio e ognuno scelga per questa settimana una, una sola delle proposte che fa Gesù, da vivere per bene, così da gustare fino in fondo la felicità che il Maestro e Signore ci ha promesso.

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