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Domenica 13 febbraio 2011

Dal libro del Siràcide (Sir 15,16-21)
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai. Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore; forte e potente, egli vede ogni cosa. I suoi occhi sono su coloro che lo temono, egli conosce ogni opera degli uomini. A nessuno ha comandato di essere empio e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 2,6-10)
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza. ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l'ha conosciuta: se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: «Quelle cose che occhio non vide. né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo. Dio le ha preparate per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,17-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. lo vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio". Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

IL VANGELO DEL 13 FEBBRAIO 2011
Gesù corregge e riporta all'origine la Legge che Dio ha donato agli uomini. "Avete inteso che fu detto:. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore". Infatti, son le cose che escono dal cuore quelle che contaminano l'agire umano, perché dal cuore, "provengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, bestemmie... ". "Non commetterai adulterio..." , un comandamento che deve farci riflettere molto in questo nostro tempo, in cui matrimonio e famiglia non solo sono in crisi, ma vengono spesso soppiantati dalla moda di relazioni trasgressive, irregolari e passeggere, al di fuori e al di là di qualunque impegno morale. Cosa significa oggi la famiglia per i nostri giovani; e che valore ha per loro, che sono il futuro della nostra società, il matrimonio benedetto da Dio? "Non commetterai adulterio", ci dice Cristo, e aggiunge: "chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore". Ed è sempre il cuore quello che deve esser risanato dalla capacità di amare veramente; e amare significa donazione di sè, una donazione incondizionata, sincera profonda e fedele. Amare, non è possedere l'altro per il proprio piacere ma donarsi senza limiti, realizzando una profonda comunione che oltrepassa la sfera del corpo e diventa affinità interiore, in un legame che dura nel tempo. Al fariseo che gli chiede qual è il più grande precetto della legge di Dio, Gesù rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo precetto. Ma il secondo è simile ad esso: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due precetti dipende tutta la legge. "Abbiamo letto nel passo del Siracide: "Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male, a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. ". La scelta fondamentale di tutta la nostra esistenza è nella nostra libertà: o con Dio, in Cristo, o lontano da lui, privi della vera libertà e di amore, quell'amore che pacifica e salva, ora nel tempo e poi per sempre.

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