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Domenica 9 ottobre 2011

Isaia 25,6-10
Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza. Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Dalla lettera di San Paolo ap. ai Filippesi 4,12-14.19-20
Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell'abbondanza; sono iniziato a tutto, in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alla mia tribolazione. Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza in Cristo Gesù. Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Dal Vangelo secondo Matteo 22,1-10
Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: “Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.

IL VANGELO DEL 9 OTTOBRE 2011
Le scorse domeniche la Parola di Dio ci ha consegnato il Regno dei cieli attraverso l'immagine della vigna ricordate? Oggi, prima lettura e Santo Vangelo ci presentano il Regno di Dio a partire dall'immagine del banchetto, o meglio: il Regno di Dio, ci dice il vangelo, è simile ad un re che offre un banchetto. La prima lettura ci aiuta a capire, a comprendere che il Re di cui ci parla il vangelo è Dio.
Avete già capito, ascoltando le parole del profeta, che c'è un però. C'è una condizione per partecipare al banchetto, ed è quella di salire sul monte, come dire che ci è chiesta una fatica, ci è chiesta una decisione che può essere presa solo se il rapporto con Dio per noi è importante, significativo. Che bello poi è questa immagine del banchetto, che non solo è un banchetto festoso, ma un luogo dove possiamo sperimentare prima di tutto la compassione di Dia, dove se arriviamo carichi di fatica e dolore Dio asciuga le lacrime dal nostro volto. A questo banchetto sono invitate tutte le nazioni. La salvezza viene incontro a tutti i popoli e Dio toglierà a tutti i segni del dolore.
Quando diamo una festa invitiamo amici e parenti, forse invitiamo chi ci ha invitato a sua volta, ed in effetti anche il Re del vangelo ha pronto la sua bella lista di invitati e questi non vogliono venire!
Per due volte il Re invita e la seconda volta, ci dice il vangelo, alcuni continuano la loro vita normale come se niente fosse: campi, lavoro, altri proprio non ne vogliono sapere di quell'invito ed hanno una reazione violenta di rifiuto. Dio, che non si stanca, a questo punto fa un terzo invito, perché desidera che la sala del banchetto si riempia di invitati e per mezzo dei suoi inservienti fa invitare al banchetto tutti quelli che avrebbero incontrato per la strada. Anche questo mi pare un messaggio importante. Dia da alla sua Chiesa un compito importantissimo: invitare al suo banchetto! Ognuno di noi è messaggero dell'invito di Dio alla sua festa!
Carissimi, cerchiamo di capire l'assoluta gratuità di Dio; siamo invitati non per nostro merito, ma perché Dio è buono.
Buona settimana.

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