Sabato, 27 Lug 24

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Domenica 4 dicembre 2011

Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo - dice il vostro Dio -. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
SPUNTI PER LA RIFLESSIONE
Nella seconda domenica di Avvento siamo invitati a guardare la figura di Giovanni Battista che nel deserto grida la necessità di preparare la strada al Signore che viene. Da sempre Dio ha partecipato della vita e della storia del suo popolo: l'ha fatto con grandi manifestazioni e attraverso i profeti, i re...
Una cosa è certa: il Signore viene se noi gli prepariamo la strada. Così come duemila anni fa, però, nessuno è sceso sulle *strade della Palestina con zappe, vanghe e rastrelli per lastricare la strada che avrebbe percorso Gesù, ma gli uomini avevano chiesto perdono dei propri peccati, così anche noi, oggi, siamo chiamati a preparare la strada del nostro cuore: perché è lì che il Signore deve nascere.
"Raddrizzate i suoi sentieri". Cos'è che è storto? Cos'è che ha bisogno di essere raddrizzato? Che cosa dentro di me non è secondo il Signore? Nella vita della società e dell'ìntera umanità cosa va raddrizzato? Che cosa non è secondo il pensiero e il progetto del Signore, che vuoi far conoscere e sperimentare il suo amore a tutti e vuole che tutti gli uomini siano fratelli?
E' la strada dei cuore che dobbiamo preparare. raddrizzare: si tratta di togliere tutti quei cumuli di rancore, di odio, di aggressività, di non perdono, che si sono accumulati; si tratta di togliere tutte quelle spigolosità che ci impediscono di vivere una relazione armoniosa con l'altro: invidie, gelosie, permalosità..., ancora togliere tutti quei sassi che continuamente ci fanno inciampare: le nostre compensazioni fatte di tempo non usato bene, e delle varie omissioni delle nostre giornata nelle quali potremmo fare tanto bene e non lo facciamo. Mancano ancora tre settimane a Natale, il lavoro da fare è molto però accogliamo l'invito di Giovanni Battista, rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare per accogliere il Signore che viene: se lo desideri davvero, il Signore ti renderà tutto più semplice! Una cosa è certa: lui non può venire in te, nella tua famiglia, nella nostra società, se tu non lo vuoi!
Vieni, Signore Gesù! Vieni con la tua misericordia a raddrizzare i nostri cammini tortuosi. Vieni con la tua umiltà ad abbassare le altezze del nostro orgoglio. Vieni con la tua presenza a colmare gli abissi del nostro peccato. Vieni, Signore Gesù!".

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