Contattati telefonicamente, gli organizzatori della gara di solidarietà “Un calcio alla Sla” fanno sapere che non c’è stato alcuno sviluppo nella vendita benefica dei prodotti enologici irpini, o per lo meno, non nei modi auspicati e non comunicati. Rendono inoltre nota anche la non disponibilità a fornire un resoconto del ricavato dalla vendita affermando (vigerebbe l’indecisione sul rendere o non rendere pubblici tali dati) che chi ha vissuto la manifestazione è autonomamente in grado di capire come sia andata. Ad ogni modo, non escludono la possibilità di prossime comunicazioni esplicative.