Le aste di questa mattina hanno riservato alcune sorprese. Un esposto ha convinto gli uffici a fare marcia indietro sulla cessione dei suoli di via San Lorenzo. Delusi i potenziali acquirenti
Il box commerciale in Piazza (in vendita a 79.680 euro) è stato aggiudicato dalla LR Legno srl per 179.681 euro, il terreno in contrada Alvanite (in vendita a 110.450 euro) è stato aggiudicato da Vincenzo Ficuciello per 110.500 euro, invenduta l’ex scuola elementare di contrada San Gregorio e annullato, fra le proteste dei concorrenti, il bando per i 4 lotti artigianali di via San Lorenzo: questo l’esito, in sintesi, delle gare previste questa mattina al Comune nella sala della giunta. Una soddisfazione a metà per l’Amministrazione comunale e gli uffici visto che se da un lato si è registrato un incasso complessivo di circa 290mila euro, superiore a quanto si sperava, che servirà certamente a mettere qualche fattura in pagamento, dall’altro la revoca del bando per la vendita dei lotti produttivi di via San Lorenzo è stata senz’altro vissuta come una spiacevole circostanza. In buona sostanza, come ha spiegato il capo dell’Ufficio tecnico, ing. Aquino, la revoca si è resa necessaria perché la descrizione dell’immobile sul bando non era corretta dal momento che anziché indicare “area artigianale” indicava “box artigianale”. Un errore formale che, tuttavia, poteva trasformarsi in sostanziale nel momento in cui terzi interessati avessero sollevato obiezioni. A scanso di equivoci, dunque, il bando è stato ritirato e sarà riproposto - almeno così è stato detto - entro la fine della settimana con la descrizione esatta. Naturalmente il formalismo è passato come la ragione della revoca, ma non si può trascurare che nei giorni scorsi ci sono stati alcuni esposti, di cui almeno uno inviato anche alla Procura, in cui si faceva riferimento al possibile reato di “falso ideologico” e addirittura la “frode” perché agli atti mancava il parere di competenza quantomeno dell’Anas per la determinazione della fascia di rispetto visto che l’area sorge a pochi metri di distanza dalla Strada Statale 7 bis. La minaccia di una denuncia penale avrebbe convinto la segretaria generale Curto e, in particolare, il responsabile dell’area economico-finanziaria De Giuseppe, firmatario del bando, a far ripartire la procedura daccapo. Naturalmente la decisione non è stata accolta favorevolmente dai potenziali acquirenti presenti all’asta (le offerte pervenute per i 4 lotti sono state 11) che hanno parlato di turbativa, di tempo e denaro sprecato e di intempestività rispetto ad una scelta che, seppure comprensibile sul piano giuridico, poteva essere certamente assunta prima che scadessero i termini di presentazione delle offerte evitando di far uscire allo scoperto gli interessati. Intanto, pare proprio a causa della mancata vendita dei lotti artigianali, si registra un rinvio al 24 maggio della seduta Consiglio comunale, inizialmente programmata per il 17 maggio, senza variazione di ordine del giorno. Molto meglio, invece, è andata sia l’asta per la vendita del terreno da 11.045 mq. di contrada Alvanite, aggiudicato da Vincenzo Ficuciello per 110.500 euro (una manna a cui nessuno sperava…) che per l’asta del box commerciale in Piazza Umberto I grazie alla sontuosa offerta da 179.681 euro presentata dalla LR Legno srl di Ugo Rubicondo, di ben 100mila euro superiore al prezzo posto a base sbaragliando la concorrenza di Sabino Saporoso (133.333,33 euro), Sebastiano Cennerazzo (131.331,31 euro), Sonia Saporoso (131.000 euro), Adamante srl (102.100 euro), Carmelina Angiuoni (96.599 euro) e Angi srl (esclusa perché la prima busta non conteneva la prova del deposito cauzionale).