Dal gennaio del prossimo anno l’albo pretorio per legge diventa on-line, ma molti enti si sono già adeguati

Il sito del comune di Atripalda non è al passo con i tempi: mancano gli atti amministrativi. I comuni limitrofi si stanno adeguando alle nuove normative. L’albo pretorio diventa on-line; la norma (art.32 legge 69/2009) non specifica, però, i modi attuativi. Le amministrazioni devono dotarsi di regolamenti interni; il primo gennaio 2011 (data prorogata) entra il vigore la legge relativa alla pubblicazione on-line degli atti comunali. Le delibere di giunta, le determine e tutti gli altri documenti amministrativi devono essere pubblicati nei siti obbligatoriamente. La pubblicazione in rete è un atto a valenza legale. Il completo superamento della forma cartacea e il conseguente passaggio alla forma “virtuale” è contemplato nel secondo comma dell’articolo. La modernizzazione comporta il riconoscimento della rete come canale di utilità pubblica; grazie alla rete è possibile reperire gli atti amministrativi di tutti i comuni senza dover necessariamente raggiungere gli uffici comunali. L’albo pretorio informatico si sostituisce al vecchio albo pretorio tradizionale; tutti gli atti dopo 15 giorni di dalla pubblicazione diventano esecutivi. Non cambia l’utilizzo dell’albo, cambia il modello di riferimento: il nuovo compito è quello di offrire il servizio per i non possessori del computer. Per salvaguardare l’intergità del testo, onde evitare la manipolazione è previsto l’utilizzo di formati standard (jpg, pdf); il download non è consentito. I comuni hanno il compito di individuare un responsabile per il trattamento ad Hoc; è anche prevista la reiterazione dell’atto per problemi tecnici del sito. La privacy assume una notevole importanza: per la tutela della riservatezza è necessario adottare le misure dell’art.34 del decreto legislativo n.196 del 2003. Altro aspetto caratterizzante della nuova legge è la possibilità materiale di caricare gli atti negli stessi uffici di competenza; non c’è più la necessità di rivolgersi all’unico ufficio dell’albo pretorio. Ovviamente i comuni non devono aspettare il primo gennaio del 2011 per passare al virtuale. Le amministrazioni hanno l’onere di pubblicare quanto prima gli atti; la proroga in un certo senso protegge la scelta di non divulgare le notizie amministrative in rete fino alla data stabilita. Il rispetto dei cittadini, al contrario, non ha date da seguire; l’inserimento immediato è il segno di un reale interessamento alla popolazione, che attraverso la pubblicazione riesce ad informarsi sull’evoluzione degli scenari amministrativi. Il sito del comune di Atripalda, attualmente non contiene nessuna determina e nessuna delibera di giunta. Uno studio comparato tra i comuni confinanti dimostra che Atripalda (in compagnia di Sorbo Serpico) è dietro agli altri: Avellino, Aiello del Sabato, Manocalzati, S.Potito Ultra e Santo Stefano del Sole pubblicano regolarmente le delibere nei siti. La trasparenza è necessaria: inserire le delibere nell’albo pretorio virtuale è importante. Il servizio è rivolto alla cittadinanza; una città dalle dimensioni di Atripalda non può attendere la data ultima per trasferire gli atti sul sito. Una recensione approfondita del sito comunale dimostra che le modifiche da apportare sono molteplici: manca l’ordinario. La topnews e la fotogallery (con una sola immagine presente) sono servizi secondari; ogni sito medio comprende foto e notizie dal mondo. La peculiarità di un sito comunale è la propensione ad immettere atti inerenti alla comunità.

L’operazione Trasparenza, valutazione e Merito è una delle poche note positive, ma non è competa: nonostante il comune pubblica regolarmente il tasso di frequenza dei dipendenti, non inserisce il trattamento economico del segretario comunale e le percentuali di assenza (inseriti nella stessa legge sulla trasparenza dei dipendenti – Trattamento economico del Segretario Generale). Insomma, il comune di Atripalda non brilla per efficienza informatica.