La gara d’appalto è stata vinta dalla Alga srl di Napoli con un ribasso di oltre il 32% sull’importo a base d’asta di 377mila euro
I lavori di ristrutturazione degli alloggi popolari di Contrada Alvanite sono stati aggiudicati alla ditta Alga Srl di Napoli, con un ribasso del 32,123%. La gara è stata svolta il 21 luglio nei locali dell’ufficio tecnico comunale. Le offerte prevenute sono state 122; l’alto numero delle ditte ha rallentato la procedura di assegnazione, infatti la gara si è dilungata. I lavori, dal costo complessivo di 377.625 euro sono fondamentali per l’ammodernamento dei fatiscenti alloggi comunali di Alvanite; la cifra è suddivisa in 316.149,21 euro per le opere murarie e 61.476,62 per gli impianti. Il finanziamento in questione ha una storia non breve; infatti, dopo l’approvazione del progetto preliminare e del progetto esecutivo, il sindaco, Aldo Laurenzano, ha dovuto attendere il via libera del ministero. Per sbloccare i finanziamenti, il primo cittadino, ha sollecitato il ministero competente con una lettera. I fondi sono arrivato con il decreto ministeriale del 18 novembre 2009; Atripalda rientra tra i 183 alloggi da ristrutturare/recuperare e costruire nella regione Campania (comuni di Avellino, Napoli e Benevento – importo complessivo 17.625.633,22). Anche Atripalda, quindi ha beneficiato con questo finanziamento (importo richiesto 450.000, importo ammesso 450.000, soggetto attuatotore – Comune di Atripalda, numero alloggi 17). 9 alloggi sono giudicati utilizzabili e sono abitati (di 45 mq, 55 mq, 65 mq e 85 mq.). Dai calcoli emerge che ad ogni appartamento corrisponde la cifra di 22mila euro, cifra che ipotizza un completo rinnovamento dei servizi minimi essenziali come l’acqua e gli impianti tecnologici. A questi si aggiunge un altro problema, quello degli abusivi. Infatti è oramai noto che ad Alvanite (oltre i regolari che attendono una collocazione momentanea da parte del Comune) ci sono 8 famiglie che occupano abusivamente e senza permesso gli appartamenti ritenuti inutilizzabili; le ordinanza di sgombero emanate dal sindaco non sono ancora state eseguite. Questo può creare un rallentamento dei lavori, poiché non è dato sapere con certezza se il Comune procederà, a breve, allo sgombero coatto.