È bastato un solo giorno di lavoro per veder cadere giù il fatiscente deposito di via Circumvallazione. Intanto, l’Ufficio tecnico ha detto no al complesso residenziale su via Roma
Dopo i capannoni industriali di via Roma, un altro fabbricato ormai fatiscente è stato buttato giù dalle ruspe per far posto, presumibilmente, ad un edificio per civili abitazioni. È bastato un solo giorno di lavoro per vedere polverizzare la restante parte dell’ex Consorzio agrario di via Circumvallazione, acquistato all’asta una decina d’anni fa da Vincenzo Moschella ed oggi di proprietà dei suoi eredi. Al posto del deposito dove un tempo si raccoglievano merci e prodotti destinati agli agricoltori, sorgeranno, si dice, una ventina di appartamenti, forse più, grazie alla legge regionale cosiddetta “Piano casa” che consente di trasformare un volume industriale (o commerciale) dismesso in un volume residenziale a patto che si destini almeno il 30% degli appartamenti al cosiddetto “housing sociale” ovvero alloggi da fittare ad un canone agevolato. Il progetto pare non sia stato ancora presentato all’Ufficio tecnico (ma la comunicazione di abbattimento con i dati della volumetria preesistente necessariamente sì) mentre si sa già che l’impresa edile che si occuperà dell’intervento è la Top House srl di via Roma.
Chi, invece, dovrà abbandonare o rivedere l’idea di realizzare un complesso residenziale è la “L.R. Legno srl”. L’Ufficio tecnico, infatti, ha espresso un parere sostanzialmente negativo all’ipotesi realizzativa (un misto fra commerciale e residenziale) prospettata dalla proprietà nell’area ex Siderderivati di via Roma. In particolare, in base all’attuale dettato normativo (che, tuttavia, pare sia in fase di revisione nonché di proroga) i problemi riguardano sia le altezze dei fabbricati che le distanze fra i fabbricati. Secondo l’Utc l’altezza massima consentita in quell’area dal PRG vigente è 14 metri mentre l’idea progettuale fissava l’altezza in 20 metri (un paio di piani in più), così come le distanze dai fabbricati, che dovrebbero essere almeno pari alla dimensione maggiore, non sarebbero state rispettate. Tuttavia, il parere dell’Ufficio tecnico, per quanto puntuale, potrebbe essere riconsiderato alla luce delle linee guida per l’attuazione del “Piano casa” che la Regione ancora non ha emanato.
Commenti
lo sdoppiamento attuale, tu al comune e tuo nipote alla corte dell'UDC hai deciso di curare i tuoi interessi personali e della famiglia, così sei sicuro di non subire torti.
B O C C I A T O ed aggiungo sei furbo, ma non sei mai stato intelligente.