L’ordinanza attesa dal Tar per domani non è decisiva (perché non di merito) mentre gli operatori commerciali parcheggeranno i loro camion nelle vecchie postazioni di contrada Santissimo e via Fiume

Bisognerà attendere ancora sei giorni per conoscere il destino, quantomeno più prossimo, del mercato settimanale, ormai sospeso dall’inizio del mese di settembre. Per domani mattina è attesa un’ordinanza del Tar di Salerno sulla chiusura di via San Lorenzo il giovedì mattina, tuttavia qualunque sarà la decisione che il Tribunale amministrativo regionale assumerà sarà ancora interlocutoria perché assunta in fase cautelare e non di merito. Per domani, 23 settembre, infatti, è solo fissata la Camera di Consiglio chiamata a confermare, modificare o cancellare i decreti monocratici emanati il 20 agosto scorso dal presidente del Tar che, sostanzialmente, mentre ridavano efficacia alla delibera di Consiglio comunale con cui fu deciso il trasferimento provvisorio delle bancarelle da contrada Santissimo nella zona di Parco delle Acacie – Via San Lorenzo, nel contempo imponevano la riapertura di via San Lorenzo al traffico per evitare danni economici al gruppo Prosidea. Naturalmente l’attesa per il provvedimento di domani è forte perché potrebbero anche esserci sviluppi imprevedibili (che finora già non sono mancati), ma l’attenzione è tutta puntata a martedì prossimo, 28 settembre, quando il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso presentato dal Comune contro l’ordinanza sospensiva (la prima in ordine temporale) emanata dal Tar di Salerno il 9 luglio scorso con cui fu annullata l’ordinanza di chiusura al traffico di via San Lorenzo il giovedì mattina assunta dal comandante dei Vigili urbani. Intanto, anche domani il mercato non si svolgerà. Gli ambulanti, infatti, hanno già reso noto che insceneranno una nuova manifestazione di protesta parcheggiando i loro camion nelle vecchie postazioni fra via Fiume e contrada Santissimo per ribadire la ferma intenzione di ritornare nella sede che li ha ospitati dal 2005 al 2009. Nel frattempo l’Amministrazione non ha più incontrato gli ambulanti, né stabilito la data del Consiglio comunale monotematico chiesto dalle opposizioni, rinviando ogni iniziativa a dopo le decisioni dei tribunali.