Intanto il gruppo Prosidea rinuncia alla fase cautelare: la battaglia colpi di carte bollate si è spostata davanti al Consiglio di Stato
Gli ambulanti hanno appena fatto irruzione nel Comune per occupare l’aula consiliare: questo l’aggiornamento attuale della protesta cominciata questa mattina alle 7:00 in contrada Santissimo dagli operatori del mercato settimanale. Dopo essersi riuniti in circa 200 rappresentanti, una folta delegazione (circa una settantina) è partita in corteo, stavolta anche con i camion, verso la sede del Comune per protestare contro l’Amministrazione e chiedere udienza al sindaco Laurenzano per reiterare la richiesta di riportare le bancarelle nel centro.
Com’era lecito prevedere, intanto, la battaglia a colpi di carte bollate che il Comune ed il gruppo Prosidea stanno portando avanti da tre mesi sulla vicenda del mercato settimanale si giocherà sostanzialmente martedì prossimo, 28 settembre, quando il Consiglio di Stato sarà chiamato ad esprimersi sulla riapertura al traffico di via San Lorenzo il giovedì mattina. Con un colpo a sorpresa (ma non troppo per chi sta seguendo la controversia con attenzione) il gruppo Prosidea ha rinunciato a coltivare la fase cautelare costringendo il Tar di Salerno a mandare deserta la seduta della Camera di Consiglio prevista questa mattina, per cui oggi non verrà emessa alcuna ordinanza. Il tribunale amministrativo regionale, infatti, stamattina avrebbe dovuto pronunciarsi esclusivamente sui decreti monocratici emessi successivamente all’ordinanza sospensiva del 9 luglio, ovvero quella tuttora esecutiva che dava tempo fino al 31 agosto all’Amministrazione di trovare soluzioni alternative a via San Lorenzo per lo svolgimento del mercato, decreti serviti solo in una determinata fase della controversia (e che hanno causato la sospensione del mercato per un mese) e oggi sostanzialmente divenuti inutili visto che, nel frattempo, il Consiglio di Stato ha fissato per il 28 settembre la Camera di Consiglio sul ricorso presentato dal Comune. Appare evidente che la controparte, ovvero il gruppo Prosidea, assistito dal “principe” del foro salernitano Marenghi, stia giocando le sue carte come meglio non potrebbe fare, così come appare altrettanto evidente che un grosso vantaggio, per ora ancora incolmabile, glielo abbia concesso il Comune non costituendosi in giudizio in prima battuta per ciondolarsi a discutere sul nome dell’avvocato che avrebbe dovuto rappresentare l’Amministrazione comunale.