Mercoledì, 01 Gen 25

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Mercato: nuova protesta degli ambulanti, tensione alle stelle in Comune

Questa mattina gli operatori della fiera si sono riuniti a Piazza Orte e poi si sono mossi in corteo alla volta del Municipio, dove una delegazione ha incontrato il Sindaco

Animi accesi stamattina

L’incontro di stamattina tra una delegazione degli ambulanti e l’amministrazione comunale si è concluso con un nulla di fatto: tutto rinviato a martedì 28 settembre, giorno del pronunciamento del Consiglio di Stato. Il primo cittadino, Aldo Laurenzano, ha tratteggiato l’impraticabilità di altre soluzione nel breve giro di una settimana; in caso conferma della sentenza del TAR, via San Lorenzo resterà aperta e il mercato si dovrà per forza di cose, o ridimensionare o ricollocare in altre zone della città. Gli ambulanti hanno chiesto di poter svolgere momentaneamente la fiera settimanale nella vecchia location, quella di Via Fiume - Piazza Orte - Contrada Santissimo; la loro richiesta di sistemazione d’emergenza è stata per il momento scartata. Questo, in sintesi è emerso dal tavolo di concertazione di stamattina. La giornata “campale” ha avuto inizio alle ore 7.30 in via Fiume: gli ambulanti, come promesso la scorsa settimana, dopo il mancato incontro con il sindaco hanno inscenato una vera e propria protesta: circa 200 ambulanti si sono riuniti nel posto del mercato antecedente a quello attuale ed hanno posizionato i loro camion-merci nelle postazioni abituali, tutto a dimostrazione delle volontà di ritornare a via Fiume e soprattutto, di tornare a lavorare, poiché con quello di oggi, i giorni senza mercato sono saliti a quattro. La tensione degli ambulanti si è accumulata nel corso di questo di periodo di stop. Anche stamattina c’è stato il solito via vai di utenti anziani. Si è ripetuta, praticamente sempre la stessa storia: appena hanno avvertito l’arrivo dei camion, subito sono accorsi in strada per verificare la reale situazione. I 200 ambulanti si sono riuniti nello spazio antistante il mercatino rionale ed hanno inaugurato la mattinata con le solite, ripetute, quasi monotone a questo punto, lamentele: il ritorno al centro, il collocamento a via Fiume, il ritorno a via San Lorenzo solo in compagnia degli atri. Dopo circa due ore il corteo si è mosso alla volta del Comune: una fila di camion (con tanto di clascon) e un’ottantina di manifestanti ha sfilato per le vie della città. Giunti sotto il municipio i manifestanti hanno praticamente “invaso” gli uffici pubblici (sfondando il cordone di sicurezza) e si sono diretti davanti la porta (chiusa) del sindaco. Per placare gli animi bollenti sono accorsi i Carabinieri del Comando di Atripalda e i vigili urbani che hanno invitato alla calma i partecipanti per poi indirizzarli nella sala del consiglio comunale, dove la Digos di Avellino ha operato una lunga mediazione al fine di scongiurare pericoli maggiori. Si sono vissuti attimi di notevole tensione, tra i primi dinieghi del sindaco e le prime avvisaglie degli ambulanti. Quando tutto è tornato nella calma, almeno apparente, il primo cittadino ha voluto incontrare soltanto le rappresentanze di categoria. Da registrare la presenza dei consiglieri comunali di minoranza Antonio Acerra e Antonio Prezioso, quest’ultimo, rimasto fino alla fine, non ha avuto il permesso a partecipare all’incontro con gli ambulanti. Il consigliere Prezioso, deluso dall’atteggiamento dell’amministrazione ha seguito con attesa l’evolversi della situazione dall’esterno in compagnia della troupe di giornalisti. Dopo circa mezz’ora la, seduta (iniziata alle 11.40) si è sciolta con la firma di un verbale. Alla stessa hanno partecipato come rappresentanti istituzionali il sindaco Aldo Laurenzano, il vicesindaco Enzo Aquino, l’assessore al ramo Elio Di Pietro e l’assessore Giacomo Foschi. In qualità di rappresentati di categoria hanno preso parte all’incontro Enzo Speranza (Assocampania), Rino Bilotto (Unimpresa), Peppino Innocente (Confocommercio), Gerardo Iannaccone (Associa) e Generoso Testa (Associazione consumatori) arrivato in ritardo. Il sindaco poi ha incontrato la stampa e rilasciato alcune dichiarazioni. Sulla vicenda ha espresso considerazioni perentorie, in attesa del 28 settembre: «Esprimo solidarietà per gli ambulanti, purtroppo sono stati raggirati da parte di una opposizione non leale che sulla delocalizzazione del mercato si è astenuta. Sono estremamente fiducioso per l’esito  del 28 settembre. Bisogna registrare anche l’espansione della fiera: sono circa 230 ambulanti e i vigili a disposizione sono soltanto due; sono anche cambiati i tempi e quindi le normative sono cambiate. Il mercato è cresciuto e ci sono regole rigide. Per il momento abbiamo difficoltà a reperire altre aree idonee. Martedì andrò a Roma per la sentenza del Consiglio di Stato». La mattinata di protesta si è conclusa intorno alle 13.30. Sotto il portone del municipio, in attesa delle conclusioni è rimasto un folto gruppo di ambulanti che ha abbandonato la postazione soltanto all’uscita dei rappresentanti. Tutto rinviato al 28 settembre, giorno fatidico per le sorti della storica fiera settimanale. In caso della riapertura di Via San Lorenzo il mercato corre il rischio di sparire.

Tutte le immagini della protesta nella fotogallery

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Commenti  

 
#1 Guest 2010-09-24 17:04
Caro sindaco, penso che la cosa stia per scivolarti dalle mani, come è tuo solito, e sinceramente questo non fa piacere a nessuno. Al tuo posto non alzerei la voce, attraverso i mass media, ma imporrei il carattere e l'AUTORITA' di cui gode il primo cittadino costringendo prima la maggioranza e poi l'opposizione ad una scelta leale e realizzabile nell'interesse del popolo ATRIPALDESE e degli ambulanti che partecipano alla fiera del giovedì.
Non ho da proporre alcuna soluzione, anche se ne immagino una, ma se fossi in te mi concentrerei su un programma a breve termine che possa iniziare a risolvere la problematica in modo definitivo da qui a forse un anno.
Ricordati anche che se i vigili urbani addetti al controllo della fiera sono SOLO DUE la colpa è di chi ha seduto e siede al tuo posto. Infatti è da qualche anno a questa parte che le amministrazioni succedutesi non hanno impostato un programma mirato e predisposto a raggiungere finalità che potessero essere nell'interesse degli ATRIPALDESI ma solo per altri scopi.
Quindi medita con attenzione le varie soluzione senza pensare solo a: "....dove mettere le baracche del mercato" e allarga i tuoi orizzonti a varie prospettive che riescano ad ottenere risultati a medio e forse anche a breve termine. Ricordati infine che chi ti incalza vuole solo le tue dimissioni.
Se poi, come ho detto in un'altra nota di commento, riconosci i tuoi limiti di menager (pensa ai tuoi nobili natali) e getta la spugna... con onore.