Sono ancora nove gli appartamenti occupati dagli abusivi, che dovrebbero essere ristrutturati e consegnati agli aventi diritto
Nei giorni scorsi al Comune è stato firmato il contratto con la ditta che dovrà eseguire i lavori di ripristino di 17 appartamenti, opere per un totale di 450 mila euro. La Regione ha finanziato la ristrutturazione, ha anche inviato la somma necessaria, l’ufficio tecnico ha indetto il bando di gara per l’affidamento e i contratti sono stati anche firmati, dunque si potrebbe dire che finalmente che gli appartamenti da assegnare a breve saranno consegnati completamente rifatti. Peccato però che ben nove di questi appartamenti siano ancora occupati abusivamente da famiglie, per carità sempre bisognose, ma diverse da quelle indicate dalla graduatoria non ancora definitiva. La graduatoria ufficiale a breve sarà resa nota e dunque non appena resi noti i nomi delle famiglie saranno consegnate le chiavi, ma tutto procederà secondo legge? No, visto che la metà degli alloggi sono occupati, mente gli altri il sindaco e l’ufficio patrimonio li hanno dovuti letteralmente fatti murare per impedire nuove occupazioni. Gli aventi diritto si chiedono quando saranno liberate le loro future case e quando il Comando di Polizia Municipale eseguirà gli sfratti che sono firmati da mesi. La prima occupazione abusiva è addirittura del giungo del 2008, mentre l’ultima è proprio del Natale del 2009. ci sono state anche altre occupazioni ma li i vigili hanno agito in tempo mentre in altri tentati sgombri c’è stato sempre qualche certificato medico di troppo oppure altri intoppi burocratici. Ad Avellino hanno usato il pugno di ferro e hanno schierato tutti gli uomini per liberare le case, ad Atripalda c’è sempre il timore che succeda qualcosa. Purtroppo chi occupa ha bisogno come gli altri che dovrebbero entrare per legittima graduatoria, ma mentre i primi commettono un reato, i secondo sono rispettosi della legge. Chi sta dentro chiede una nuova sistemazione, chiede che vengano riviste le vecchie assegnazioni, che vengano controllati chi gode della casa ad Alvanite tenendo uno stile di vita al di sopra della soglia minima, chi viaggia con macchinoni e chi si permette lussi ben lontani dalla povertà. Il Comune ha a disposizione ben 346 alloggi, 303 ad Alvanite, 29 a Via San Giacomo, 8 a Via Fiumitello e 6 a Contrada Spagnola, poi ci sono gli alloggi degli IACP, ma sembra che ci sia ancora tanto bisogno di case, almeno altre 50 per soddisfare tutte le emergenze, ma dove prenderle? La politica è ben lontana dalle vere esigenze della gente, in tutti questi anni non si è mai pensato di racimolare fondi per dare un tetto a chi ne ha bisogno, come non si è mai pensato di controllore chi intanto, occupando una casa popolare, ha migliorato il suo reddito, per fare posto agli altri.