Le lastre di pietra di Vico Carlo hanno risentito delle infiltrazioni d’acqua a seguito delle piogge
La storia si ripete ed il basolato di piazza Municipio è sempre lo stesso. Già in passato era stato segnalato lo stato di degrado della pavimentazione stradale nei pressi di piazza Municipio. Dopo le rassicurazioni di lavori che si sarebbero dovuti svolgere in estate (favoriti dalle ottimali condizioni atmosferiche), con le prime piogge autunnali i basoli del centro storico atripaldese sono praticamente fuoriusciti dal loro posto determinando la chiusura ed il transennamento da parte dell’Ufficio tecnico Comunale degli spazi antistanti il Palazzo di Città e del traffico in Vico Carlo, fondamentale strada di collegamento. Da sabato mattina, infatti, oltre ad essere danneggiato in molti punti, alcune lastre si sono completamente spostate a causa delle infiltrazioni d’acqua e nonostante i numerosi lavori di manutenzione susseguitisi nel tempo. Ovviamente, finché le condizioni atmosferiche rimarranno precarie e continueranno ad esserci piogge, i lavori di manutenzione da parte della ditta appaltatrice che già se ne interessò (assicurati dal sindaco Laurenzano) non potranno essere svolti.
Sono, inoltre, puntuali i commenti che vengono da parte dell’opposizione consiliare e in particolare dal consigliere Raffaele La Sala che dalle pagine del suo blog aveva già comunicato lo stato di degrado della zona “più volte segnalato” auspicando la chiusura della strada per la salvaguardia della pubblica incolumità.
Ad aggravare il tutto, inoltre, la recidività dell’accaduto che, con uguali modalità e sempre a causa delle piogge, aveva costretto la chiusura di Vico Carlo e la conseguente messa in sicurezza già nel marzo 2009: anche allora in attesa di migliori condizioni metereologiche per dare una soluzione definitiva al problema.
Commenti
Ma ............in tutto questo c'è qualcuno che ha interesse a scoprire la verità?
Sindaco dimostra la tua buona fede e rimetti le carte a chi di competenza.
sono amici anche loro dei tecnici e dell'impresa?
non si vogliono fare nemici?
allora si dovevano stare a casa, senza candidarsi.
rappresentare i cittadini onesti significa anche questo: agire nella tutela dei loro interessi.
Invece è tutto sotto silenzio, tutto ovattato.
una parola la dico io: vergognatevi!
Bisogna citare in giudizio i tecnici (progettista e direttore dei lavori) e l'impresa.
Hanno sperperato il danaro pubblico (il nostro) e sono stati lautamente ricompensati. Hanno anche utilizzato i dipendenti comunali per i vari rattoppi, con ulteriore spesa pubblica. Consultate i rapporti di lavoro dei dipendenti del comune (questo lo dovrebbe fare il capo del personale) e stabilirete quanto ci è costato questo lavoro