La giunta campana e l’osservatorio sulla casa approvano l’alienazione di 32 alloggi e 29 box fra via San Giacomo e via Fiumitello. Gli assegnatari saranno raggiunti da un avviso nei prossimi giorni
La Giunta regionale ha dato il via libera al Piano di alienazione dal valore complessivo di oltre 1,4 milioni di euro degli alloggi popolari di proprietà del Comune. Si tratta di 29 appartamenti situati in via San Giacomo (civici 32, 40, 44, 50 e 56) di circa 85 mq. (6 vani catastali) e degli annessi box (di superficie variabile) che gli attuali assegnatari potranno acquistare a circa 45mila euro e di 3 appartamenti situati in via Fiumitello (civico 2) di circa 90 mq. comprensivi di cantine (6,5 vani catastali) che gli attuali assegnatari potranno acquistare a circa 32mila euro. Nei prossimi giorni il Comune invierà una lettera ai 32 potenziali acquirenti nella quale illustrerà i termini e le condizioni della proposta di vendita. La cessione degli alloggi popolari è regolamentata, comunque, da una legge regionale (24/2003) che prevede una serie di agevolazioni. In particolare, sulla base del reddito Isee (che non deve comunque superare i 20mila euro) è possibile sia dilazionare i pagamenti (15, 20 o 25 anni) calcolati al tasso legale (attualmente all’1%), sia determinare la quota di anticipo (in misura del 6%, 8% o 12%) da versare al Comune all’atto dell’acquisto. A titolo di esempio: un assegnatario con reddito Isee inferiore a 14mila euro ha la possibilità di acquistare l’alloggio che occupa ed il relativo garage, valutati circa 45mila euro, versando un acconto di circa 2.700 euro (oltre le spese di trascrizione) e pagando per 25 anni una rata mensile di circa 160 euro. Inoltre, è anche prevista la possibilità del pagamento per contanti con un abbattimento del 10% sull’importo. Tuttavia, sembra di capire, che per coloro i quali non avessero accesso alle agevolazioni previste dalla legge, il Comune stia tentando di stipulare una convenzione con un istituto bancario per la concessione di un mutuo decennale ad un tasso di circa il 5%. Il Comune, da parte sua, è obbligato ad investire almeno il 75% del ricavato in investimenti per interventi finalizzati a dare risposte al fabbisogno abitativo (piani di recupero o di riqualificazione, acquisizione aree, costruzione alloggi e così via) e l’altro 25% al risanamento del debito di bilancio (per un massimo di 353mila euro). Gli alloggi di via San Giacomo, distribuiti in tre fabbricati, furono realizzati poco prima del 1980 dalla Edil Lombarda e successivamente acquistati dal Comune grazie a finanziamenti legati alle leggi sul terremoto e sugli sfratti, attribuiti, poi, agli attuali assegnatari sulla base di graduatorie concorsuali. La palazzina che ospita gli alloggi di via Fiumitello, invece, fu realizzata dal Comune prima del 1980 (con fondi per l’edilizia economica e popolare) ed è formata da 8 appartamenti, di cui 5 sono già stati riscattati negli anni passati dagli occupanti e 3 sono rimasti di proprietà del Comune. Attualmente, per l’occupazione degli appartamenti, gli assegnatari versano un canone che oscilla fra i 30 ed i 223 euro mensili a seconda del reddito.
Commenti
ci voleva una risposta a chi ignora regole e normative, ma pontifica, discute, interviene, pone questioni ed anche referendum.
Un conto è parlare al bar dove ha ragione chi è più convincente, un conto è discutere di questioni tecniche e amministrative, con il rischio di "farla fuori dal vaso".
Certo con i tempi che corrono per l’Amministrazio ne è giusto che per rientrare dal rosso di bilancio venda quel che può.
Non sono però convinto che sia giusto applicare la legge regionale del 2003.
Con questa legge si potrà, acquistandolo per contanti, pagare un appartamento in via S. Giacomo compreso il garage con € 40500 e in via fiumitello con € 28.800. Ho capito bene?
Oggi con questi soldi chissà se si riesce a comprare un garage.
Di questo passo credo che l’Amministrazio ne, volendo alienare gli appartamenti di Alvanite dovrà farsi carico di sborsare un congruo compenso a tutti gli assegnatari che vorranno diventare proprietari.
Solo così i cittadini di alvanite non si sentiranno cittadini di serie B.
Alberto Alvino