Mercoledì, 01 Gen 25

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Riscatto alloggi popolari, interessati oltre l’80% degli assegnatari

Al Comune sono pervenute 23 richieste di acquisto degli appartamenti di via San Giacomo e via Fiumitello, per un valore complessivo di circa un milione di euro

Fra qualche giorno partiranno gli accertamenti

Com’era lecito prevedere, il Piano di vendita degli alloggi popolari di via San Giacomo e via Fiumitello è destinato a rivelarsi un affare, sia per gli inquilini, sia per il Comune. Al momento, infatti, sono 23 gli assegnatari (oltre l’80%) che hanno manifestato l’intenzione di “riscattare” l’alloggio: 20 su 25 di via San Giacomo (alla cifra di 40.904 euro oltre il box) e 3 su 3 di via Fiumitello (alla cifra di 32.227 euro). Il che, a conti fatti, dovrebbe produrre un’entrata per le casse comunali di circa un milione di euro, in quota parte in contanti ed in quota parte dilazionata nel tempo, di cui il 25% potrà essere utilizzato per coprire i debiti in bilancio, l’altro 75% dovrà necessariamente essere investito per finanziare interventi finalizzati a dare risposte al fabbisogno abitativo. L’affare per il Comune, inoltre, si tradurrà anche nel “sollievo” dalle spese di manutenzione straordinaria che, a quanto pare, superano di gran lunga le entrate derivanti dai canoni di locazione, oscillanti fra i 30 ed i 223 euro mensili. Tuttavia la prima fase, ovvero quella della manifestazione di interesse, non può dirsi ancora conclusa, nel senso che all’Ufficio Patrimonio si aspetterà ancora qualche giorno prima di chiudere il fascicolo, per poi passare alla seconda fase, quella dell’accertamento. Tutti i richiedenti, infatti, subiranno la verifica dei requisiti previsti dalla legge, ovvero la regolarità dei versamenti dei canoni di locazione e delle quote condominiali insieme alla posizione reddituale e patrimoniale rintracciabile attraverso l’Agenzia delle Entrate. Soltanto in un secondo momento i richiedenti saranno chiamati a decidere le modalità di pagamento: in contanti (con uno sconto del 10%) oppure a rate mensili (da 15 a 25 anni) versando un acconto (da stabilire caso per caso). In quest’ultima ipotesi, quella di gran lunga più vagliata, c’è da segnalare che dal 1° gennaio 2011 è stato ritoccato l’interesse legale (tasso al quale si calcola la rata del mutuo), passato dall’1% all’1,5% (per effetto della variazione del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato e del tasso d'inflazione annuo) che comporterà un aumento medio di circa 10 euro sulla rata mensile. Coloro i quali, invece, che non fossero interessati all’acquisto continueranno a restare assegnatari dell’alloggio.

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