Mentre si stanno definendo i termini di uno sciopero previsto per il 24 febbraio, parte una lettera ai vertici per chiedere notizie in merito ai procedimenti penali e alle promozioni di un agente condannato
A nulla sono valsi i tentativi di amici, colleghi e anche dei rappresentanti sindacali di appianare le divergenze che hanno caratterizzato la divisione tra gli agenti all’interno del Comando di Polizia Municipale. Nelle settimane scorse, gli agenti hanno minacciato lo stato di agitazione, previsto proprio per il 9 febbraio, giorno di San Sabino, rientrato a seguito dell’intervento del primo cittadino che chiese ai rappresentanti sindacali tempo per risolvere la diatriba. Il tempo è scaduto ed il sindaco non si è fatto sentire, nessuna notizia che possa far rientrare il caos che continua. Gli agenti, infatti, hanno chiesto ai loro rappresentanti di fissare nei prossimi giorni un’assemblea straordinaria di tre ore. Assemblea che potrebbe cadere nella mattinata di giovedì 24 febbraio, mentre in città si svolge il mercato infrasettimanale. L’agitazione potrebbe creare più di qualche disagio, tenendo conto che l’assenza di almeno tre agenti si farà sentire a fronte dell’organico già ridotto all’osso. Il solco tra gli agenti, intanto, si fa ancora più profondo: nei giorni scorsi è stata recapitata una richiesta indirizzata al Sindaco, all’Assessore al personale, ai dirigenti, ai Carabinieri, alla Procura della Repubblica e infine alla Corte dei Conti. Il richiedente, l’agente Oliva, si rivolge ai vertici per chiedere informazioni circa il procedimento penale del collega D’Agostino, citando tutti i passaggi delle condanne dal primo grado fino alla sentenza finale della Cassazione del 2009. Inoltre, lo stesso chiede risposta scritta di tutte le promozioni e i relativi giudizi di merito dal 2002. E proprio la richiesta scritta di Oliva è per i colleghi di D’Agostino la classica goccia che fa traboccare il vaso e che rende irrespirabile l’aria all’interno del comando. Mercoledì mattina la vice segretaria Bocchino ha convocato D’Agostino per informarlo della missiva. Ora i dirigenti, ai quali si è rivolto l’agente Oliva, dovranno produrre una risposta, ma qualcuno si attende anche che il primo cittadino intervenga per fermare questo massacro fra agenti dello stesso comando. Sul tavolo del Sindaco premono un ricorso al Tar, presentato da Oliva insieme ai colleghi Caronia e Luongo (per la promozione di Sabino Picone e l’attribuzione dei gradi di maresciallo), una denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti del primo cittadino Aldo Laurenzano per verificare se nel provvedimento firmato lo scorso luglio ci fossero gli estremi di abuso di potere e, ora, anche la richiesta di informazioni sui procedimenti penali e le promozioni. Insomma, c’è molta carne sul fuoco che rischia di paralizzare l’attività dello stesso Comando di Polizia Municipale.
Commenti
Buona giornata
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NdD - Grazie per il suggerimento: Cercheremo senz'altro di raccoglierlo.
QUELLO CHE SI STA FACENDO NELLA CAPPELLA NON E' ASSOLUTAMENTE UNA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI MA E' SEMPLICEMENTE UNA PESCA CHE SI FA DA OLTRE 4 ANNI E ...POI NON E' ASSOLUTAMENTE VERO CHE I COMITATI FESTA NON LO FANNO FARE NELLE CAPPELLE DEI SANTI...VI VOGLIO RICORDARE CHE L'ANNO SCORSO E' STATA FATTA NELLA CAPPELLA DI SANT. ANTONIO....POI PER QUANTO RIGUARDA LA FEDE NON C'E' BISOGNO DI ANDARE IN CHIESA PER FARE MIA COLPA MIA COLPA SI PUO' PREGARE OVUNQUE,IL SIGNORE CI GUARDA E CI ASCOLTA SEMPRE....