Mercoledì, 01 Gen 25

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I Vigili rinviano lo sciopero al 3 marzo, ma la tensione resta alta

Il sindaco chiede tempo, il sindacato degli agenti concede una settimana ma aspetta provvedimenti

La guerra interna non è ancora finita

Alla fine sono tutti d’accordo: meglio rinviare di una settimana l’assemblea indetta dal sindacato di tre agenti, prevista il 24 febbraio scorso. Dunque, appuntamento per giovedì 3 marzo, quando gli agenti s’incontreranno per chiedere ufficialmente al Sindaco e all’assessore del ramo provvedimenti atti a restituire dignità al corpo di Polizia Municipale. La lettera dell’agente Oliva, spedita nei giorni scorsi ai vertici politici e dirigenziale dell’ente, nonché alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e al Prefetto, ha prodotto le prime inevitabili conseguenze. Nei confronti dell’agente Carmine D’Agostino si è aperto ufficialmente un procedimento da parte del Comune. In sostanza, tenendo conto che non si può far finta di niente, l’ente ha l’obbligo, a questo punto, di compiere i primi passi. Cosa succederà? Niente e tutto, perché proprio D’Agostino è tra i più stimati dipendenti e tra coloro che più si impegnano sul fronte dei progetti che coinvolgono città, scuole e alunni. Ma D’Agostino è stato anche condannato definitivamente con sentenza della Cassazione e, proprio a seguito della condanna, il collega Luigi Oliva chiedeva quali provvedimenti il Comune avesse preso. Probabilmente, il Comune comminerà una ammenda a D’Agostino, oppure una nota, comunque ci sarà una ripercussione ai danni dell’agente che si noterà anche concretamente in busta paga. E proprio a seguito della lettera e dell’atteggiamento di Oliva, gli altri agenti hanno chiesto provvedimento per far finire, una volta per tutte, questa guerra fratricida che getta fango sull’intero corpo. Cosa succederà, ora, a Oliva? Nulla è scontato, forse anche un trasferimento interno per impedire che fra i due ci sia ulteriore attrito o contatto. Il sindaco e l’assessore presto avranno un incontro con il comandante della Polizia Municipale il ten. Sabino Parziale, per verificare tutti i passi possibili. L’agente Oliva per ora svolge compiti da piantone, inoltre è inabile al servizio esterno e pertanto tutto lascia credere che alla fine il sindaco e l’ente decideranno per un trasferimento interno. Ma l’agente Oliva sarà d’accordo? È tutto da vedere perché l’agente potrebbe in linea teorica ricorrere contro il provvedimento e chiedere di restare al suo posto. In verità, anche prima era inabile ma svolgeva lo stesso servizio esterno: questo risulta anche dalle carte in suo possesso e dunque potrebbe ricorrere anche contro questa decisione. Dunque l’azione nei confronti di D’Agostino rischia di esaurirsi con una punizione a suo carico, giusta o ingiusta come dicono i colleghi, ma rischia anche di trasferirsi su altri campi. Non è difficile prevedere, infatti, che ci sia uno scontro tra Oliva e l’ente, tenendo conto anche delle decisioni del Tar sulle denunce dei tre piantoni presentate alla fine dell’anno scorso. A questo punto l’assemblea potrebbe essere proprio inutile poiché, in attesa che il sindaco decida, ogni rivendicazione rischia di cadere nel vuoto.

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Commenti  

 
#1 Guest 2011-03-02 21:51
Salve, penso che sulla questione che investe il collega D'Agostino si debba fare un po' di chiarezza. Questo principalmente perché molti cittadini non ricordano o non conoscono affatto le vicende del lontano 1997 per cui si rischia di far passare come delinquente un servitore dello Stato.
Nel 1997, non ricordo la data ma di sicuro era un giovedì, io ed i colleghi D'Agostino, Picone, Polcaro, Gengaro ed Oliva fummo impegnati in un'operazione di antiabusivismo commerciale in seguito ad un controllo programmato per evitare la vendita non autorizzata durante lo svolgimento della fiera settimanale. Durante la giornata di fiera, come sempre affollata, seguimmo per un po’ di tempo due extracomunitari che erano già stati più volte sorpresi a vendere merce senza le prescritte autorizzazioni. Ad un certo punto Gengaro e D'Agostino fermarono uno dei due per contestargli il fatto e questi reagì con modi violenti tanto che i due colleghi subirono anche delle ferite al volto. Accorremmo in aiuto io, Polcaro e Picone e chiedemmo ad Oliva, presente in ufficio, di portarsi sul posto con l'auto di servizio per poter condurre il fermato nei nostri uffici onde procedere alle verbalizzazioni di rito. Nel trambusto e mentre l'auto arrivava sul posto, chi ricorda Via Gramsci in quel periodo ricorderà anche come era difficile arrivarci, l'extracomunita rio fu portato nei pressi di una baracca di un ambulante per evitare capannelli e commenti da parte dei cittadini. Nell'attesa il fermato tentò di eludere il controllo, che chiaramente era a vista e senza alcuna restrizione particolare, e da questo ne nacque quasi una colluttazione che si aggravò con il fatto che i passanti incuriositi contestarono l'azione in atto per difendere il "povero" extracomunitari o.
Nella folla e tra le chiacchiere non si capì più nulla. Riuscimmo a farci largo tra la folla ed accompagnammo il fermato in ufficio mentre qualche zelante signora pensò bene di avvisare le tv private per creare clamore sull'azione intrapresa dalla Polizia Municipale. Forse sarò anche cattivo nel pensarlo ma per me fu più una ritorsione nei nostri confronti che non una tutela verso l'extracomunita rio (forse qualcuno voleva vendicarsi per una multa ricevuta). Infatti furono proprio le testimonianze di alcuni passanti (Atripaldesi) che contribuirono a stravolgere l'effettivo svolgimento dei fatti. Fatti che in sede di giudizio non sono stati confermati dagli stessi passanti. E' bene precisare che le condanne riportate da Gengaro e D'Agostino sono riferite ad errori formali compiuti nella redazione degli atti tant'è che non hanno comportato né menzione della pena né l'interdizione dai pubblici uffici. E a dirla tutta gli errori formali non sono stati commessi nemmeno dai colleghi ma da un zelante collega dell'arma che procedette senza cognizione di causa.
Raccontare in questa sede tutti i particolari sarebbe tremendamente lungo e noioso ma è giusto che chi legge sappia che l'INTEGRITA' MORALE e PROFESSIONALE dei due colleghi non è stata mai messa in discussione.
Vi ringrazio per la pazienza e sono sicuro che se qualcuno interverrà alla discussione sarà solo perché ha qualcosa di positivo da riferire.
Lucio Solimene