La partenza è fissata alle ore 20:00 da Piazza Municipio. A seguire, davanti alla cinta muraria di via Manfredi, intrattenimento musicale con dj Vinyl Gianpy
Stasera alle 19:00 il Comitato pro-Abellinum si riunirà al Comune per definire i dettagli del corteo di protesta organizzato per giovedì 9 giugno. Con ogni probabilità, la partenza, prevista davanti al Municipio, sarà fissata per le ore 20:00. Il corteo, dopo aver attraversato Piazza Umberto I, raggiungerà l’ingresso degli scavi situato su via Manfredi. La decisione ha visto la luce nel corso di un incontro tenutosi nella serata di giovedì 26 maggio voluto dall’assessore delegato alla Cultura Nancy Palladino, dal consigliere delegato al turismo Giacomo Foschi, dal presidente della pro loco Cucciniello e dall’avvocato Iaione, seppur in veste di consulente legale. Alla presenza dell’amministrazione comunale e dei rappresentanti di molte associazioni cittadine tra cui anche gli Scout e ‘A Potea, è stato stabilito che, con cadenza settimanale, si svolgeranno gli incontri per elaborare possibili strategie d’azione, manifestazioni ed iniziative. Per esprimere il proprio parere e mostrare il dissenso ed il disaccordo. Punto focale del discorso è stato espresso soprattutto dal presidente delle Pro Loco atripaldese Fernando Cucciniello che ha esortato ripetutamente all’unità e alla necessità di opporsi su tutti i fronti alla decisione, ogni organismo per il proprio ambito di competenza, e infine riuscire a riprendersi Abellinum. La sfilata di protesta è stata delineata nei suoi particolari durante il secondo incontro svoltosi lunedì 30 maggio: sul tavolo la realizzazione del manifesto per i cittadini ed il programma della serata. Il corteo di giovedì culminerà davanti alle mura del sito archeologico con una manifestazione musicale diretta dal dj Vinyl Gianpy. A scendere in campo, anche i comuni di Avellino, Mercogliano e Monteforte Irpino nonché i sindacati che nei giorni scorsi hanno comunicato la propria adesione.
Commenti
quali sono le finalità?
Veramente pensate che serve tanto poco per risolvere un problema che si trascina da anni?
Se c’è qualcuno che ci crede, mi dispiace ammetterlo ma è uno sprovveduto.
Chi, invece, dovrebbe adoperarsi energicamente è la soprintendenza .
Non dimentichiamo che è quest’ultima che tantissimi anni fa pose il vincolo archeologico.
Ritenete giusto che la Soprintendenza possa vincolare i terreni migliori di Atripalda senza che i proprietari ne avessero un risarcimento?
Allora, prima di fare la manifestazione, occorre che la Soprintendenza in un pubblico convegno
spiegasse ai cittadini come è potuto accadere tutto questo.
Evitate di fare appello alla magistratura, nel caso il Procuratore della Repubblica.
Quello che è avvenuto fino ad oggi non è altro che l’applicazione della legge.
Per ultimo voglio fare un plauso ai fratelli Dello Iacono, nostri concittadini, che hanno dimostrato che la Soprintendenza può avere anche torto.
Se proprio si vuole manifestare allora si manifesti contro la soprintendenza.
Alberto Alvino