Tre serate agli inizi di settembre per una spesa complessiva di 100mila euro. Il delegato al turismo, Foschi: «Quasi non ci speravamo più»

È nitido l’orizzonte Giullarte ad Atripalda: dopo la sordina dello scorso anno e il nulla di quello precedente, la storica manifestazione della città ed in particolare del suo centro storico compirà il suo sedicesimo compleanno grazie ai contributi regionali previsti per il Programma Operativo Fesr 2007-2013 ed attribuiti al progetto presentato dal Comune di Atripalda “XVI festival internazionale Artisti di Strada “Giullarte”. Il finanziamento erogato ammonta a 70mila euro ed il progetto, giunto ventesimo, è stato inoltrato nei primi giorni di maggio con la firma dell’ormai ex assessore delegato al Turismo Giacomo Foschi. L’appuntamento rientra nel programma il “Racconto della Campania” ed è finalizzato alla diffusione e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città per favorire soprattutto la promozione turistica e dunque lo sviluppo del settore. Per il 2-3-e 4 settembre, infatti, punto focale sarà l’attrattività della manifestazione a livello nazionale (coinvolgendo anche tutte le strutture alberghiere della città) attraverso percorsi storico - artistici ed enogastronomici di cui si occuperà la Pro Loco e che coinvolgeranno eventuali turisti esterni. Per quanto riguarda le serate, invece, la previsione di spesa prevista nel progetto è stata di circa 100mila euro di cui 30mila a carico dell’Ente Comunale. Tuttavia il bilancio di previsione che dovrà essere approvato sembra indicare Giullarte come destinatario del 10% della spesa, ovvero di 10mila euro: «Nella copertura del restante contributo - ha spiegato Foschi - intendiamo rientrare con il ricavato delle attività e della gastronomia delle serate che, quest’anno, torneranno ai fasti del passato. Il finanziamento è stata una vera sorpresa dal momento che tutti quelli precedentemente, e sempre, inoltrati non hanno mai incontrato il favore  dell’assessorato regionale neanche quando si era di fronte ad amministrazioni “amiche”. A mio parere sia la bontà del progetto elaborato  dalla responsabile del procedimento Iolanda Giovino e sia l’essere consorziati con gli altri comuni della provincia di cui Mercogliano è capofila (ha ricevuto 125mila euro per il progetto Mercogliano Tur, ndr) hanno ben predisposto all’accettazione dell’evento».

A giustificare il piano di spesa, il costo delle  venti compagnie coinvolte nell’evento (45mila euro di cachet per rappresentazioni dal spore italiano ma soprattutto internazionale) e la spesa per il personale impegnato pari a 25mila euro. Lo scorso anno, invece, il costo totale ammontò a 50mila euro di cui circa 30mila furono finanziati dalla Sidigas in quanto privato e in cambio di pubblicità.

Le aree del centro storico “Capo la Torre” saranno organizzate in funzione di laboratori, botteghe, spettacoli e degustazioni di cibi e vini e saranno palcoscenico di argentine evoluzioni in bicicletta, di brasiliani trii acrobatici, danze acrobatiche tedesche, statue viventi dal kenya  e musiche italiane: «Senza i contributi regionali -  conclude Foschi - non avremmo potuto ingaggiare compagnie così costose e portare ad Atripalda una ventata di cui si ha solo il ricordo ma che sarà anche completa novità».